Torna anche quest’anno nell’ambito del Premio Architettura Città di Oderzo ‘Architetture per la Comunità‘, il progetto che coinvolge in maniera attiva i Comuni del Triveneto con l’obiettivo di raccogliere, dare visibilità alle opere realizzate dalla pubblica amministrazione e vissute dalla comunità.

Con questo ambito di ricerca Il Premio Oderzo torna alle sue origini, dando spazio alle architetture del vivere sociale – dichiarano gli organizzatori – con l’obiettivo di riaccende i riflettori sull’architettura intesa come buona pratica che i cittadini possono vivere, nelle diverse fasi della vita e della propria giornata, in sicurezza, apprezzandone al tempo stesso la vivibilità, l’innovazione e la bellezza”.

A partire da domani lunedì 14 settembre fino al 09 ottobre le Amministrazioni locali del Triveneto avranno la possibilità di partecipare – con opere pubbliche presenti nel proprio territorio e riconosciute come luoghi della Comunità – compilando il modulo e seguendo la procedura reperibile nel sito del premio all’indirizzo https://premioarchitetturaoderzo.it/architetture-comunita/.

In questa edizione il Premio propone di valorizzare i luoghi dell’accoglienza (come ospedali, case di riposo, giardini per l’Alzheimer) che molto spesso non sono oggetto di attenzione da parte dei sistemi di comunicazione, ma rappresentano il senso di sostegno ed altruismo di una Comunità verso chi è in difficoltà: valori che oggi più che mai sono universalmente riconosciuti come necessari per superare questo stato di crisi.

Le opere segnalate andranno ad arricchire l’archivio, consultabile anche nel sito internet del Premio, dedicato alla memoria di Francesca Susanna, architetto della Provincia di Treviso, scomparsa prematuramente l’anno scorso e per molti anni componente del Comitato Organizzativo.

Un archivio contenente le opere, realizzate dalla pubblica amministrazione a favore della propria Comunità e che maggiormente si ispirano allo spirito del Premio che – chiudono gli organizzatori – ha tra i suoi obiettivi quello di contribuire alla formazione della cittadinanza, aumentando la consapevolezza dell’impatto che l’architettura e il bene pubblico hanno nelle trasformazioni sociali e nel determinare il plus valore, la competitività e la qualità della vita di ciascuno di noi nel proprio quotidiano”.