L’astenopia (nota comunemente come affaticamento oculare) è un disturbo che si verifica quando gli occhi si stancano dopo un utilizzo prolungato, magari osservando qualcosa da molto vicino per un tempo prolungato.

Come si legge sul sito dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (Iapb), parliamo di un “sovraccarico dell’apparato muscolare intrinseco ed estrinseco del bulbo oculare”. Quando guardiamo un oggetto da vicino, infatti, tutti questi muscoli sono sotto sforzo.

Astenopia: l’importanza di rivolgersi ad uno specialista

Se si è affetti da affaticamento oculare il primo passo è rivolgersi al proprio medico o ad uno specialista. Una volta individuato il problema, infatti, l’oculista potrà indicare l’iter terapeutico ottimale.

I sintomi che possono essere visti come “campanelli d’allarme” sono molteplici. È il caso, ad esempio, di:

  • bruciore agli occhi;
  • lacrimazione;
  • secchezza oculare;
  • fotofobia;
  • visione offuscata o sdoppiata;
  • mal di testa prolungato;
  • vista annebbiata.

Cure e rimedi

Le cure sono strettamente correlate alle cause scatenanti, tuttavia esistono dei rimedi particolarmente validi se si soffre di astenopia.

A seconda della casistica particolare, il medico potrà consigliare l’utilizzo di lacrime artificiali per impedire la secchezza oculare, lenti adatte a guardare da vicino, opportuna illuminazione o colliri specifici.

Tuttavia, in alcuni casi potrebbe essere importante anche modificare il proprio stile di vita lavorativo. Quest’ultimo aspetto è sicuramente molto complesso, non solo per una questione economica, ma anche perché spesso il disturbo è causato proprio dalla postura legata all’attività lavorativa che si è svolta per molti anni.