Un altro preoccupante episodio di violenza giovanile ha scosso il centro di Treviso, riaccendendo i riflettori sull’emergenza delle cosiddette “baby gang” che da tempo affliggono la zona di piazza Pio X e le aree circostanti.

Sabato 31 agosto, intorno all’ora di pranzo, vicolo Avogari è stato teatro dell’ennesimo atto di vandalismo e aggressione. Un gruppo di giovani, sospettato di essere lo stesso coinvolto in precedenti incidenti, ha lasciato dietro di sé una scia di rifiuti, escrementi e bottiglie rotte, deturpando l’area.

La situazione è degenerata quando un residente, intervenuto per ripulire la zona, è stato brutalmente aggredito da uno dei ragazzi. L’uomo, che aveva trovato una borsa abbandonata e intendeva consegnarla alle forze dell’ordine, si è trovato coinvolto in una colluttazione con il giovane, tornato sul posto presumibilmente per recuperare l’oggetto. L’aggressore è poi fuggito, lasciando la polizia a indagare sull’accaduto con l’ausilio delle telecamere di sorveglianza.

Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione nel quartiere. Nonostante l’incontro recente tra il sindaco Conte e i cittadini, volto a discutere e affrontare il problema, la situazione sembra non migliorare. Al contrario, gli incidenti in vicolo Avogari sono ormai all’ordine del giorno.

In un altro caso emblematico, una residente esasperata ha gettato un secchio d’acqua per allontanare un gruppo di giovani che disturbavano la quiete pubblica. La reazione è stata immediata e violenta: i ragazzi hanno risposto lanciando sassi contro l’abitazione della donna.

Anche le attività commerciali della zona non sono state risparmiate. Il ristorante “Cae de Oro”, gestito dallo chef Mauro Erri, ha subito per la seconda volta il danneggiamento di un tavolo esterno. L’incidente è avvenuto dopo che lo chef aveva rimproverato un gruppo di ragazzi per aver lasciato sporcizia tra marciapiedi e strada.

Questi eventi sottolineano la gravità della situazione e l’urgente necessità di interventi mirati per contrastare il fenomeno delle baby gang. Le autorità locali sono chiamate a intensificare gli sforzi per garantire la sicurezza dei cittadini e preservare il decoro urbano, mentre la comunità chiede misure concrete per arginare quella che sembra essere diventata una vera e propria emergenza sociale nel cuore di Treviso.