Messa da parte la finestra dedicata alla Challenge Cup, i Leoni tornano a posare il focus sullo United Rugby Championship. La squadra biancoverde, priva dei 23 elementi convocati dall’Italrugby per il raduno del Sei Nazioni, venerdì giocherà a Newport contro i Dragons. A fare il punto della situazione per il Benetton Rugby è Nahuel Tetaz Chaparro, che ha militato tra le fila della squadra gallese nella stagione 2013/2014.

Nahuel, nuova settimana di lavoro e si torna a pensare allo United Rugby Championship. Cosa vi portate di positivo dalle due gare di Challenge Cup?
“Penso che abbiamo fatto delle buone partite, di un buon livello generale. Però adesso è il momento di far vedere chi siamo, dimostrare che siamo un club importante e per farlo dobbiamo lavorare minuziosamente in ogni dettaglio. Ci sono alcuni punti che dobbiamo migliorare, penso ad esempio alle ruck e alla mischia, e per arrivare a vincere dobbiamo essere completi in tutte le aree di gioco, sia in attacco che in difesa, in modo da far male alle squadre avversarie”.

Venerdì giocate contro i Dragons, la stessa formazione che avete affrontato due settimane fa a Monigo. Tu sei pure un ex della partita, sarà quindi speciale tornare al Rodney Parade?
“Sì, sicuramente sarà una partita diversa dalle altre. I Dragons sono una squadra che conosco bene, soprattutto in casa sono sempre temibili e mi ricordo bene Newport. Sarà speciale per me ritornare al Rodney Parade dopo circa otto anni. Parlando della partita, dobbiamo fare meglio dell’ultima di Lione, serve essere più efficaci nel breakdown, lavorare rapidamente in uscita dalle ruck per giocare il nostro rugby dinamico”.

Quali saranno gli aspetti chiave della partita di Newport?
“Credo che dovremo mostrare una mischia e un drive forti. Perché se riusciremo a metterli in mostra, l’andamento del match cambierà tanto e stiamo lavorando in tal senso. Inoltre se saremo avanzanti in mischia e in drive, potremo offrire maggiore spazio e gioco ai nostri trequarti. Per di più sono dell’idea che se abbiamo un drive nei cinque metri avversari, dobbiamo segnare punti. Le squadre di vertice del campionato non sbagliano su quest’aspetto”.

Come procede il lavoro senza i 23 giocatori convocati dall’Italia?
“Sappiamo che è diverso allenarsi senza tanti giocatori, ma la mentalità che stiamo osservando è quella giusta, e siamo in un buon momento del nostro cammino. Consci che ci mancano alcuni giocatori, dobbiamo mantenere lo stesso livello di chi ora è impegnato con l’Italia”.

Dal punto di vista personale come ti stai trovando a Treviso in questa prima esperienza in Italia?
“Mi sto trovando molto bene, insieme alla mia famiglia ci siamo ambientati subito a Treviso. Il club è molto professionale e ci si allena sempre al massimo. Sono contento e sono pronto a giocare il mio miglior rugby”