Sonorità jazz del panorama mondiale in arrivo per allietare le afosi notti lagunari. Va in scena anche quest’anno il Venezia Jazz Festival, appuntamento giunto ormai alla sua ottava edizione, partito l’11 luglio e che terminerà il 26 dello stesso mese.
Gli artisti in cartellone rappresentano i più vari orizzonti musicali e geografici: Instanbul Sessions con il sassofonista Ilhan Ersahin, il sassofonista russo Dimitri Grechi Espinoza, il cantante Oren Lavie, il duo fisarmonica-sax Peirani & Parisien, il duo voce-violoncello Hasa/Mazzotta, il trombettista tedesco Uli Beckerhoff con un gruppo di giovani talenti selezionati per E.M.A.Y.T (Europe Music Award for Young Talent), vetrina internazionale di artisti emergenti promossa da Veneto Jazz.
E non è solo la musica a contribuire alla buona riuscita dello show, ma anche le splendide location degli spettacoli. Per citarne solo alcuni: il Teatro la Fenice, la suggestiva Rocca dei Tempesta a Noale, la Chiesa della Pietà ancora a Venezia, il Teatrino Grassi.
I due concerti più significativi sono senza dubbio quello di Stefano Bollani a Noale il 21 luglio e quello di Ute Lemper due giorni prima, il 19, alla Fenice. Il primo è uno dei migliori pianisti di classica e jazz a calcare le scene italiane, vanta una trentina di pubblicazioni e svariate collaborazioni illustri (Chick Corea su tutti) e presenterà il suo progetto interamente dedicato al cantautore statunitense Frank Zappa, uno dei più controversi e anticonformisti artisti degli anni Settanta.
Ute Lemper, invece, è una cantante e attrice tedesca che si è distinta per la versatilità del suo repertorio e la sua splendida voce. Specializzatasi in riproposizioni di Kurt Weill e Edith Piaf, si è poi concentrata sull’ambito jazz, ma a Venezia propone uno spettacolo molto particolare: si chiama Last Tango In Berlin e si tratta appunto di una serie di tanghi da tutto il mondo per raccontare l’amore, la vita, il dolore in un viaggio nei vicoli segreti delle grandi metropoli in cui l’arte ribolle senza freni.
Marco Mattiazzo