Il bruxismo è un disturbo molto frequente, che può colpire sia gli adulti che i bambini. Parliamo di un digrignamento involontario che comporta un’anomala contrattura muscolare e un eccessivo sfregamento dei denti.

Se non viene curato correttamente questo fenomeno può causare danni permanenti all’articolazione temporo-mandibolare: per questo in presenza di sintomi è importante rivolgersi ad uno specialista.

Bruxismo: cos’è e quali sono le cause

Il bruxismo è un disturbo che comporta un’involontaria contrazione dei muscoli facciali utilizzati per masticare. Questa condizione porta anche a digrignare e a sfregare i denti, così come a stringere con forza eccessiva le mascelle.

Questo fenomeno si verifica perlopiù durante il sonno e può comportare emicrania, dolori alla mandibola e un’usura anomala dei denti.

Le possibili cause alla base del bruxismo sono molteplici, così come i fattori che di fatto incidono negativamente sul disturbo. È il caso, ad esempio, di ansia, stress, disturbi del sonno, malocclusioni, malattie neurodegenerative o abuso di alcol, caffeine o droghe.

Sintomi e cure

Tra i possibili sintomi di bruxismo figurano mal di testa, emicrania, contrattura alla mascella, mal di orecchie o rigidità dei muscoli coinvolti nel processo di masticazione.
Inoltre, questo disturbo può comportare anche un aumento della sensibilità dentale e usura dello smalto.

Per smette di digrignare i denti è importante partire dalla prevenzione riducendo il livello di stress, prediligendo attività rilassanti prima di coricarsi e limitando il consumo di alcolici e di caffeina.

Tuttavia, lo specialista potrà consigliare l’utilizzo di un bite, ovvero un apposito paradenti da applicare durante il sonno per evitare e limitare lo sfregamento dei denti. Inoltre, l’odontoiatra potrà prescrivere anche eventuali farmaci ad hoc o cure ortodontiche finalizzate a correggere eventuali malocclusioni.