Mister Ivan Javorcic
Mister Ivan Javorcic

Alla vigilia del match di campionato in casa del Cittadella, Mister Ivan Javorcic, allenatore del Venezia FC, ha incontrato la stampa in videoconferenza. Queste le sue dichiarazioni.
Mister, innanzitutto: nel prepartita mister Edoardo Gorini, allenatore del Cittadella, ha parlato molto bene del Venezia e di Lei, dicendo che siete una squadra tra le papabili per la risalita in campionato di serie A.
“La squadra del Venezia FC, essendo retrocessa dalla serie A, coglie un po’ l’attenzione da questo punto di vista. Ci dobbiamo ancora scoprire, definire. Finché non gioco contro tutti gli avversari, preferisco darci obiettivi di crescita e consolidazione, di cose concrete si può parlare solo quando le forze si definiscono strada facendo. Tutto il resto ce lo dobbiamo guadagnare con umiltà e determinazione. Sarà un processo lungo. Quanto a Gorini: posso solo parlare bene di lui, ci siamo conosciuti in un congresso a Rimini, dove eravamo entrambi relatori. E’ una persona preparata, che fa parte di un contesto che rispetto, perché sanno fare calcio, a partire dal direttore sportivo fino ai giocatori. Inoltre è un ambiente consolidato, pulito nelle intenzioni e questo lo mette in condizione di essere competitivo. Hanno messo in primo piano il vero tema della B: si è alzata la qualità, lo hanno capito e si sono adattati, specialmente nei giocatori davanti, il che li rende competitivi e pericolosi”.
Contro il Sudtirol la mossa di Cuisance davanti alla difesa la aveva già pensata o è stata un’ispirazione del momento? Potrà avere un seguito?
“Penso che il nostro centrocampo abbia determinate caratteristiche: non ha specialisti davanti alla difesa, tutti i ragazzi possono interpretare quel ruolo, una rotazione ordinata che è proiettata vero un non dare riferimenti agli avversari, penso che sarà tutto l’anno così, senza fissarsi nella stessa posizione. Busio stesso è un giocatore giovane, che deve migliorare l’interpretazione della gara. Anche in base a quello che ti dà la partita stessa, dovremo essere bravi ad adattarsi. Non ci sono specialisti veri e propri come Vacca. Noi possiamo proporre variazioni a tema e crescere nell’interpretazione del gioco. Si ritroveranno tutti lì, nelle rotazioni”.
Busio, a proposito,  come sta?
“Per domani non lo recuperiamo dall’acciacco che ha subito giovedì. Ha avuto una rotazione del ginocchio simile a quella di Fiordilino, ma contiamo di recuperarlo il prima possibile. Dovrò comunque cambiare qualcosa in quel ruolo. In settimana non eravamo al massimo in quel reparto, pertanto partiremo con un certo schieramento. Fiordilino sta rientrando, Crnigoj anche, è un reparto che sta lavorando per trovare la miglior condizione. Miglioreremo anche questo strada facendo, come l’impostazione dei giocatori là davanti”.
Pohjanpalo potrebbe partire da subito?
“Vale un po’ il discorso dello stato generale, cioè dobbiamo cominciare a crescere, a giocare, quindi sicuramente ha la possibilità di partire dall’inizio”.
Quale sarà la chiave di lettura del match di domani?
“Dobbiamo disinnescare l’attacco del Cittadella. E’ lì che sono migliorati, per il resto sono indubbiamente una squadra di categoria, con mentalità ben precisa. Tatticamente sarà una partita complicata. Sarà pertanto molto importante assorbire questa gara, che avrà l’obiettivo di renderci migliori, che ci può dare tanto da questo punto di vista”.
Come stanno i ragazzi nel complesso?
“I ragazzi stanno bene, dobbiamo lavorare veramente tanto, ma stiamo costituendo un certo modo di essere nel quotidiano, che parte dall’identità di gioco. Sono contento del percorso effettuato fino a questo momento, ho grande fiducia nelle possibilità di crescita di questa squadra ma non si deve avere fretta e pensare di saltare qualche passaggio. Bisogna avere dedizione”.
Dove dovete migliorare maggiormente?
“In tutto. Non c’è una cosa che dobbiamo migliorare più delle altre: dall’aggressività in attacco alla capacità di non subire goal, che è una cosa che mi dà fastidio e rende più difficile vincere. La matematica è semplice, nel calcio: bisogna segnare più dell’avversario. Penso che stiamo migliorando, è più una questione di lettura dei momenti. Ci sono stati problemi strategici, più che di posizionamento, ma bisogna prestare attenzione nei momenti della gara, questo te lo dà anche il vissuto, quindi bisogna metterci a lavorare. C’è da lavorare nell’attenzione, nelle transizioni. bisogna migliorare in tutto per essere competitivi”.
Visto che Cuisance ha doti offensivi, ha pensato di metterlo più avanti?
“Sì, ma questo sta accadendo in maniera quasi naturale. Sarà possibile portarlo più nella zona di rifinitura. Sui ruolo fissi: ci sono, ci saranno. Busio stesso può completarsi, come giocatore. Anche lo stesso Andersen non è un play puro, ma ha caratteristiche di un coast to coast, come giocatore. Metterlo dal primo minuto? Vediamo. Andersen sta lavorando e conoscendo il calcio italiano, è una questione di approccio, ma è giovane, come lo stesso Zabala, ci vuole tempo e pazienza per renderli più competitivi nel nostro collettivo. Ancora qualche dubbio ce l’ho a centrocampo, questo sì”.
Siete un cantiere aperto, Quanta differenza può fare , in tal senso questa gara contro il Cittadella?
“Viste le caratteristiche dell’avversario, solido e chiaro nel come fare calcio,  sicuramente ci può dare tanto, dovremo essere bravi ad assorbire le qualità dell’avversario e bravi a mettere e nostre, di qualità. Ci dà il vissuto di una  squadra  ben consolidata e in evoluzione. A noi serve perché possiamo migliorarci. Ben venga questa partita, sotto questo profilo”.
Chi, di sicuro, non sarà della gara?
“Busio, per il momento, è l’unico indisponibile”.
Del nuovo arrivo Candela che cosa pensa?
“L’ho visto ancora poco, si tratta, però, di un profilo interessante, ha fatto un percorso dove ha dimostrato di poter giocare ai vertici della C. Può essere un ottimo acquisto, in prospettiva. Stiamo cominciando a scoprirlo, ma l’ho seguito da tempo, e penso che creare la coppia di destra tra Candela e Zampano sia concettualmente giusta, per la società”.