Un agriturismo veneziano
Un agriturismo veneziano

Si prevede un tutto esaurito in agriturismo per il ponte delle festività pasquali.

Peccato per il meteo, che sta guastando i programmi di pic nic e scampagnate all’aperto oltre a mettere in difficoltà anche gli agricoltori bloccati nel lavoro delle semine e la raccolta delle primizie. “I campi sono completamente inaccessibili a causa delle continue piogge- afferma Tiziana Favaretto presidente di Coldiretti Venezia- ci sono problemi con i seminativi, le barbabietole ma anche per la semina delle leguminose che necessitano di un terreno asciutto”

“Con la Pasqua inizia la stagione per le strutture agrituristiche che nel veneziano sono circa 150– spiega Luca Faraon, Presidente Terranostra Venezia – Se per la ristorazione contadina possiamo parlare già di tutto esaurito sia a Pasqua che Pasquetta, i pernottamenti sono invece a rilento rispetto allo scorso anno a causa delle incertezze meteo che stanno facendo tentennare soprattutto i turisti italiani che in questo momento dell’anno rappresentano la principale clientela. Ma dobbiamo anche considerare la situazione economica di molte famiglie messe in crisi del perdurare dell’inflazione. In ogni caso restiamo fiduciosi fino all’ultimo di poter riempire le nostre strutture. Molto positive sono invece le previsioni per l’estate che volano spedite verso il pienone”.

“Nonostante il tempo – afferma Diego Scaramuzza presidente di Terranostra Veneto –Con Campagna Amica stiamo costruendo una rete di esperienze nelle aziende agricole che non solo hanno lo scopo di accrescere la presenza di turisti nelle aree rurali, ma anche contribuire a rendere più attrattiva l’offerta grazie alla promozione del territorio , bellezze naturalistiche, architettoniche, buon cibo, prodotti enogastronomici di eccellenza ed esperienze contadine autentiche che sono una grande ricchezza italiana. In questa “Pasqua Bassa”, l’occasione sarà perfetta per frequentare le nostre aziende agrituristiche, per conoscere meglio il nostro territorio e i suoi prodotti di eccellenza, gustare piatti della tradizione all’insegna della stagionalità, ma anche concedersi una pausa dalla frenesia di tutti i giorni”.

Se la tavola con la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata con menu’ che esaltano le primizie di stagione come le erbe spontanee, gli asparagi, e dolci pasquali all’insegna della tradizione, a far scegliere l’agriturismo – conclude la Coldiretti – è la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici.