Esiste un legame tra depressione e infiammazione corporea. Lo hanno scoperto i ricercatori del King College di Londra, che hanno pubblicato i risultati dell’analisi sulla rivista statunitense American Journal of Psychiatry.

Inoltre, lo studio potrebbe spianare la strada ad un nuovo filone di ricerche atto ad indagare tale connessione, così da sviluppare nuove terapie contro i disturbi depressivi.

Scoperto legame tra depressione e infiammazione corporea

Entrando nel dettaglio, i ricercatori hanno confrontato i livelli plasmatici della proteina CRP (che identifica lo stato infiammatorio) di un campione composto da 26.894 soggetti che in passato avevano ricevuto una diagnosi di depressione.

Successivamente, i dati sono stati confrontati con quelli relativi alla concentrazione di CRP presente nel sangue di un gruppo di controllo composto da 59.001 persone sane.

Il ruolo della genetica nei disturbi depressivi

Dalla ricerca è emerso come le persone con precedente diagnosi di depressione avevano livelli ematici di CRP maggiori rispetto al resto del campione, anche se al momento del prelievo non risultavano depressi.

I ricercatori, dunque, con un test successivo (attualmente in corso) si sono prefissati di indagare se di fatto i soggetti geneticamente esposti a maggior rischio di depressione presentino anche maggiori livelli infiammatori.

L’importanza dei fattori ambientali

Tuttavia, un altro studio italiano condotto da un team di ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dell’Università di Pisa ha dimostrato che per curare la depressione il trattamento farmacologico in sé non sempre risulta essere sufficiente. È necessario, infatti, che il paziente viva in un ambiente esterno favorevole.

Dalla ricerca è emerso che i fattori ambientali– in particolare quelli economici- di fatto possono influire pesantemente sulla stato di salute del soggetto, riducendo talvolta anche l’effetto protettivo degli antidepressivi.