Treviso, bando ERP 2023. Zanoni (PD): “Discrimina i non residenti, anche se in condizioni di fragilità. La Giunta intende intervenire?”.

 

“Il Bando di concorso indetto dal Comune di Treviso per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (E.R.P.) per l’anno 2023, con scadenza 1° marzo 2023, è discriminatorio”.

Ad affermarlo è il consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, primo firmatario di un’interrogazione sulla questione, sottoscritta dalle colleghe Anna Maria Bigon (PD) e Cristina Guarda (Europa Verde).

“L’amministrazione comunale, avvalendosi del Regolamento Regionale in materia di edilizia residenziale pubblica, ha sottoscritto una convenzione con l’Ater locale per la gestione di questo bando che prevede che Ater offra assistenza al caricamento delle domande ai possessori di ISEE. Ma soltanto – si precisa nel testo dell’interrogazione – se sono cittadini residenti del Comune capoluogo: tutti gli altri, anche se anziani o in situazione di difficoltà, devono dotarsi di Spid e provvedere per conto proprio ad affrontare le procedure burocratiche e informatiche previste”.

“Eppure – sottolinea Zanoni – la legge regionale in materia di edilizia residenziale pubblica, stabilisce che i richiedenti non devono obbligatoriamente essere residenti nel Comune di emissione del bando per potervi partecipare. Pertanto la clausola messa dall’amministrazione di Treviso, così come formulata e applicata, è da ritenersi quantomeno irragionevole”.

L’interrogazione riporta ancora che “non sono stati attivati sportelli fisici per assistere l’utenza: il bando riporta soltanto due numeri di cellulare da chiamare per prendere un appuntamento con l’Ater, riservati sempre ai residenti, dotati di Isee. Peraltro, nel dicembre scorso la piattaforma regionale ERP è stata più volte crashata mettendo in difficoltà anche le stesse istituzioni comunali: a maggior ragione appare evidente che molti utenti, in particolare i più fragili, si vedranno costretti a rinunciare a questa opportunità”.

E tra gli altri problemi sollevati, anche l’attivazione del bando nel mese di gennaio: “in questo periodo la maggior parte degli utenti non ha ancora un ISEE aggiornato e i CAAF danno appuntamenti molto in là nel tempo, dovendo gestire le svariate richieste di consulenza per assegno unico e reddito di cittadinanza.

Inoltre la Giunta regionale non ha ancora emesso il provvedimento di aggiornamento della soglia ISEE ERP per l’anno 2023, mentre il bando del Comune di Treviso indica come limite quello dell’ISEE 2022, salvo successivi aggiornamenti da parte della Regione: si ritiene che il Comune avrebbe potuto attendere le nuove disposizioni regionali per non generare incomprensioni e confusione nell’utenza”.

Di qui la domanda finale agli assessori regionali con delega all’Edilizia Residenziale Pubblica e al Sociale: “viste queste criticità, intendono attivarsi per sollecitare la revoca del bando, affinché, nel momento più opportuno, ne venga pubblicato uno nuovo e non discriminatorio?”.