SchedaVeneziaRilanciare una città affossata dallo scandalo Mose e dalle tempeste giudiziarie. Ridarle fiato e speranza nonostante un buco di bilancio pesantissimo – si parla di 56 milioni di euro ma potrebbero essere molti di più – che renderà di fatto quasi impossibile governare. Far rialzare un centro storico depresso e una terraferma degradata e poco sicura. In una parola: ritrovare la dignità.

Sembra una sfida quasi impossibile eppure la poltrona di primo cittadino di Venezia è più che mai ambita: ben 9 i candidati, sostenuti da 24 liste, che domenica 31 maggio si sfideranno per diventare il nuovo sindaco della città più bella del mondo. Per essere eletto al primo turno, il candidato sindaco dovrà superare il 50% dei voti, altrimenti 15 giorni dopo scatterà il ballottaggio. Ma, ai nastri di partenza, ci sono anche 735 candidati che sperano di centrare uno dei 36 posti disponibili in Consiglio comunale.

FeliceCassonFelice Casson

Il centrosinistra punta a vincere al primo turno, ricompattandosi intorno al nome di Felice Casson, 62 anni, senatore del Pd ed ex magistrato con inchieste sul terrorismo, l’eversione di destra. Gladio, le morti del Petrolchimico. Trionfatore alle primarie, Casson ha schierato come capolista il suo avversario più diretto, il giornalista Nicola Pellicani. Punti chiave del suo programma: la trasparenza, la legalità, la partecipazione, una governance efficiente, una città sicura e accogliente. Quattro le liste che lo appoggiano, oltre al Pd, tra cui Venezia 2020 che comprende Sel e i Verdi.

Slogan: come saremo dipende da noi, non pensare a quale partito, pensa a quale città. Ashtag: #SvegliatiCittà. Sito www.felicecasson.it.

LuigiBrugnaroLuigi Brugnaro

Più frammentata la situazione nel centrodestra. A sparigliare le carte l’imprenditore Luigi Brugnaro, patron di Umana e delle Reyer, già presidente di Confindustria Venezia. Appena sceso in campo ha subito incassato l’appoggio di Forza Italia, Nuovo Centrodestra e Udc. Dopo qualche settimana ha convinto anche Renato Boraso e Mattia Malgara, sfiorati in un primo tempo dall’idea di correre in prima persona. Nella sua campagna elettorale punta sul cambiamento, sulla sua estraneità ai partiti, sulle regole da rispettare e la sicurezza, sulle eccellenze, sui talenti, sul prestigio internazionale da rilanciare e sull’innovazione del mondo imprenditoriale.

Slogan: un’impresa comune. Ashtag: #gheapodemofar e #brugnarosindaco. Sito: www.luigibrugnaro.it

DavideScanoDavide Scano

Tra i due litiganti, che battagliano a colpi di sondaggi, ad approfittarne potrebbe essere Davide Scano, candidato del Movimento 5 Stelle che punta deciso al ballottaggio. Avvocato mestrino, 39 anni, molto conosciuto in terraferma, Scano ha un passato da consigliere di municipalità nelle file dei Verdi. Ha aderito al movimento nel 2010, coordinando in particolare il gruppo di lavoro sull’urbanistica. Tra le sue priorità la rottamazione delle lobby – #liberiamocafarsetti – un comune riorganizzato, trasparente e ripulito dagli scandali, grazie a un pool anticorruzione formato da giovani avvocati, più agenti per strada e meno negli uffici, il rilancio del commercio, la lotta al degrado anche nelle aree periferiche della città.

Sito: www.grillivenezia.org

FrancescaZaccariottoFrancesca Zaccariotto

Qualcuno avrebbe voluto farle fare un passo indietro, ma lei ha detto no. Francesca Zaccariotto, ex presidente della Provincia ed ex sindaco di San Donà di Piave per due mandati, è una delle due donne candidate alla poltrona di primo cittadino di Venezia. Abbandonato il Carroccio, guida una coalizione formata dalla sua civica Venezia domani, dalla Civica 2015 e da Fratelli d’Italia. “Ci presentiamo contro questo sistema del Pd che ha rovinato Venezia – ha detto – non ci sono categorie economiche e cittadini che siano contenti di come sono andate le cose fino a oggi”. Tra le sue priorità nei primi 100 giorni di mandato: il risanamento del bilancio, le prime azioni contro il degrado e la restituzione di una parte delle tasse ai cittadini.

Slogan: la concretezza è la nostra forza. Ashtag: #veneziadomani. Sito: www.veneziadomani.it

GianAngeloBellatiGian Angelo Bellati

La frammentazione del centrodestra prosegue con Gian Angelo Bellati, candidato della Lega Nord e sostenuto, oltre che dalla sua lista Coesione Popolare, anche dalla civica Venezia Mestre Due grandi città e da Indipendenza Veneta. Nato in centro storico, 54 anni fa, Bellati è il segretario generale di Unioncamere del Veneto e nel suo passato ci sono attività in Europa, in Parlamento e alla Commissione. Nel suo programma l’idea di “un’amministrazione competente al servizio di chi abita in città: servizi efficienti e all’avanguardia per le persone e le imprese”, ma anche la creazione di posti di lavoro attraverso la semplificazione e l’utilizzo dei fondi europei.

Slogan: Prima i cittadini. Ashtag: #bellatisindaco. Sito: www.bellatisindaco.it

CamillaSeibezziCamilla Seibezzi

Lo spazio a sinistra del Pd è occupato da Camilla Seibezzi, veneziana di 49 anni, già consigliera comunale nella scorsa legislatura e delegata del sindaco per i diritti civili. La sostiene la lista Noi la città che propone “un cambio di prospettiva, una piccola grande rivoluzione culturale che restituisca dignità e autorevolezza alla vita politica della città”. Democrazia partecipata e cittadinanza attiva tra le suo priorità. “Il rinnovamento deve essere reale – spiega – non si può governare con chi ha fatto fallire il progetto dell’Incubatore o lo spirito del Parco scientifico Vega o voleva vendere Villa Heriot”.

Slogan: Noi, la città possibile. Sito: www.noilacitta.it

GiampietroPizzoGiampietro Pizzo

Corsa solitaria anche per Giampietro Pizzo, economista 54enne, esperto di microeconomia e di progetti sociali, con un passato nella Banca Etica. E’ sostenuto dal movimento Venezia Cambia 2015, da lui stesso fondato l’anno scorso. La partecipazione dei cittadini al centro del suo programma che punta su una visione lungimirante della città, anche in ottica metropolitana, “che pensi e governi Venezia, Mestre e le isole come una città complessa”. Tra le priorità la trasparenza dell’amministrazione, il risanamento del bilancio e una macchina comunale efficiente.

Slogan: Una città su misura dei cittadini. Sito: www.veneziacambia2015.org

MarioD'EliaMario Francesco D’Elia

L’autonomia di Venezia è la cosa che, da sempre, sta più a cuore a Mario Francesco D’Elia, avvocato penalista 69enne, che si presenta alle elezioni con il Movimento Autonomia Venezia, da lui stesso fondato. Leader storico dei separatisti, ha promosso in passato ben 4 referendum sulla divisione del centro storico lagunare dalla terraferma: Mestre e i suoi politici sono considerati dagli autonomisti la causa di tutti i mali veneziani. D’Elia è noto in città anche per le sue tante battaglie civiche. Più che alla poltrona di sindaco, punta in realtà ad accendere i riflettori sui tanti problemi della città.

AlessandroBusettoAlessandro Busetto

La lunga lista dei candidati sindaco di Venezia si chiude con l’ultimo esponente della sinistra: Alessandro Busetto correrà per il Partito comunista dei lavoratori che si presenta con un proprio programma. Dipendente dell’Università Ca’ Foscari, Busetto è coordinatore del sindacato Cub della provincia. Nel suo programma punta il dito soprattutto contro il sistema di potere che, negli ultimi anni in città, ha visto accordi trasversali tra maggioranza e opposizione. Nel mirino anche la gestione commissariale “che ha colpito i lavoratori con tagli salariali e il popolo con più tasse e tagli ai servizi, asili nido, assistenza, trasporti, privatizzazioni”.

Sito: www.pclvenezia.blogspot.it

Come si vota

Non solo scelta del sindaco e dei consiglieri comunali: il veneziano alle urne domenica 31 maggio si troverà in mano una scheda in più, quella per decidere i presidenti delle Municipalità: 80 le liste in corsa per eleggere in tutto 128 consiglieri. Ben 27 i candidati presidenti che ambiscono a guidare Venezia e Isole, Mestre, Lido e Pellestrina, Chirignago e Zelarino, Favaro e Marghera.

Domenica 31 maggio, giorno dell’election day, seggi aperti dalle 7 alle 23. Lo spoglio delle elezioni regionali comincerà subito dopo la chiusura delle urne, mentre per sapere il nome del nuovo sindaco di Venezia bisognerà aspettare lunedì primo giugno.

Per i Comuni con più di 15 mila abitanti, come nel caso di Venezia, la scheda riporta i nomi dei candidati alla poltrona di primo cittadino e a fianco i simboli delle liste che lo sostengono.

L’elettore può :

  • tracciare un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando così la propria preferenza alla lista e al candidato sindaco da quest’ultima appoggiato;
  • operare il voto disgiunto: tracciare, cioè, un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di consigliere, e allo stesso tempo votare un candidato sindaco non collegato a quella lista;
  • tracciare un segno solo sul nome del sindaco, votando così solo per il candidato sindaco e non per la lista a lui collegata.

Viene eletto primo cittadino il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi, dunque il 50% più uno. In caso contrario scatta il ballottaggio tra i primi due più votati: i cittadini saranno richiamati alle urne dopo 15 giorni.

Chiara Semenzato