L’assessore regionale allo Sviluppo Economico Roberto Marcato ha partecipato, durante il fine settimana appena concluso, al Consiglio Elettivo della CNA Veneto e alla tavola rotonda dedicata al mondo delle PMI.

“Sono 430mila le imprese attive in Veneto e di queste 124mila sono imprese artigiane, una colonna portante dello sviluppo economico regionale – ha spiegato l’Assessore -. Se oggi la nostra Regione cresce di un 1,2% in più rispetto alla media del Pil nazionale, questo lo dobbiamo anche alle imprese artigiane Venete. Ricordo, infatti, che le PMI con meno di 15 dipendenti rappresentano quasi l’80% dell’intero comparto e sono la testimonianza concreta del saper fare Veneto”.

“La ripartenza post pandemia ha bisogno anche di guide e credo che il neoeletto Presidente di CNA Veneto saprà sicuramente ricoprire questo prestigioso incarico – ha continuato l’assessore regionale all’Economia -. Ringrazio il Presidente uscente Conte e nel contempo rivolgo un in bocca al lupo e un augurio di buon lavoro a De Col, che da oggi guiderà l’associazione promuovendo gli interessi delle imprese nel confronto attivo con le istituzioni pubbliche, i sindacati dei lavoratori dipendenti e le altre associazioni imprenditoriali regionali”.

“L’economia regionale è stata veramente messa a dura prova dalla pandemia e, oggi, abbiamo una occasione straordinaria per rilanciare il nostro tessuto produttivo – ha sottolineato ancora l’Assessore –. E’ bene ricordare, infatti, su quali direttrici continueremo ad investire. Assieme alla digitalizzazione è importantissimo il ruolo delle Reti Innovative Regionali, un nuovo modello di sviluppo che rappresenta una vera rivoluzione copernicana. Le RIR sono nate grazie anche ai bandi che come Regione abbiamo promosso negli ultimi anni, al fine di incentivare e sostenere la nascita di aggregazioni di imprese”.

“Favorire le reti innovative e le aggregazioni di imprese significa da un lato sostenere le attività di ricerca e di sviluppo indirizzate all’utilizzo di nuove tecnologie sostenibili, e dall’altro sviluppare nuovi prodotti e servizi utili alla collettività – ha concluso l’Assessore allo Sviluppo Economico -. Obbiettivo raggiungibile solo con una adeguata infrastruttura digitale che supporti la banda ultra larga, che oggi purtroppo subisce ancora troppi ritardi. E’ inaccettabile considerando l’incidenza e l’aumento del telelavoro, della didattica a distanza e dello smart working soprattutto durante tutta la pandemia. Nuove esigenze che richiedono una forte accelerazione nella diffusione delle infrastrutture e della copertura internet”.