“Che emozione correre e vincere soprattutto sulle strade dove mi allenavo, dove correvo, dove abitavo e dove anche vincevo”. Risponde con una volata senza repliche ai detrattori e a chi lo aveva visto arrancare e far fatica sul Gran Sasso. E pure sulle salite successive e a chi lo vedeva soffrire anche nelle tappe successive o farsi sorprendere da Sam Bennet. Ma le strade della Marca Trevigiana gli hanno portato fortuna. La tappa l’ha voluta fortemente Elia Viviani. L’ha conquistata e si è pure tenuto sulle spalle la maglia ciclamino. “In qualche modo scalerò lo Zoncolan, non so come, ma ala fine a Roma ci arriverò con questa maglia”. Elia Viviani l’uomo del deserto ora è anche l’uomo del Montello. “E non solo – racconta -. La mia vittoria è stata impostata come una Popolarissima. La corsa che da dilettante o amato di più quando correvo con la marchio e con Sagan. Che emozione davvero, credetemi.  Per me la Marca Trevigiana è la mia seconda casa e vincere quei nel trevigiano è stato come fare una doppia vittoria. Si decisamente ad un certo punto transitando sul Montello, passando per Nervesa , Arcade mi sembrava davvero di correre la Popolarissima, Amo il mio lavoro e ho amato tanto anche il periodo di quando correvo tra i dilettanti”. E’ stata dura oggi Elia? : “Insomma, dai siamo in recupero. A chi mi aveva visto in. Forte crisi ho risposto così. Una volata ben fatta e voluta con tutta la mia forza, la mia volontà. Certo, come si fa a non dire che il Giro d’Italia non sia duro. Ma ho fatto una promessa a tutta la gente che oggi è venuta a vedermi sulle strade trevigiane. La mia famiglia, il mil fan club. Arriverò a Roma. Mi sono posto l’obiettivo delle 10 vittorie e siamo a nove. Tre vittorie di tappa al Giorno d’italia intanto e non sono poche. Diciamo che questa è una grande annata. Di meglio non potevo chiedere e ottenere. E la stagione è ancora lunga e così la voglia di prendermi un pò di soddisfazioni”.

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