La fame nervosa è l’utilizzo del cibo in funzione consolatoria: in altri termini, è un modo di assumere cibo che non ha nulla a che vedere con la sua funziona primaria (cioè quella di nutrire).

Può essere scatenata da varie motivazioni, come ad esempio un’emozione che non si riesce a gestire, una giornata difficile, un forte stress, la noia, una forte tensione etc.

Come riconoscere la fame nervosa

Questo tipo di disturbo arriva all’improvviso e implica una gran voglia di cibi ipercalorici, grassi e zuccherini ed è spesso irrazionale. A differenza della fame fisiologica, la forma nervosa richiede cibo all’istante, non cessa quando si avverte il senso di sazietà e genera sensi di colpa.

La fame nervosa risponde a un bisogno psicologico o emotivo che non ha nulla a che fare con l’appetito vero e proprio.

Come fermare il disturbo

Per sfogare le proprie emozioni si può ricorrere ad una passeggiata o una telefonata ad un amico/a, oppure si può leggere un libro, praticare sport, meditazione etc. Tuttavia, se il disturbo è cronico è sempre opportuno consultare uno specialista per analizzare le motivazioni alla base del problema.

Un valido sostegno proviene anche dalla natura: la fitoterapia, infatti, offre varie soluzioni che aiutano a combattere la fame nervosa (come, ad esempio, un infuso di fiori di arancio amaro che aiuta a placare gli stati di irrequietezza).

Via libera, infine, anche alla griffonia e al tiglio, ideali per placare lo stress e distendere le pareti intestinali dagli spasmi. La valeriana, invece, riduce l’eccitabilità del sistema nervoso ed è efficace per combattere insonnia e stati ansiosi.