Le colline moreniche della Franciacorta

Festival Franciacorta in cantina: un weekend molto spumeggiante sabato 14 e domenica 15 settembre alla scoperta del Metodo Classico italiano (rifermentazione in bottiglia) che ha come culla la provincia di Brescia e le terre rive del Lago di Iseo. L’invito è di  conoscere più da vicino ai luoghi di produzione del Franciacorta DOCG, con un festoso saluto all’estate che va finendo. Tanti appuntamenti di cultura, sport, natura e food&wine dedicati agli appassionati di bollicine metodo classico, che potranno esplorare il territorio attraverso le numerose attività proposte dalla Strada del Franciacorta, con iniziative per tutti.

Il termine Franciacorta, che descrive il metodo di produzione, il vino stesso e  il territorio (tra Brescia e Bergamo)  deriva da Corte Franca, con cui nel Medioevo venivano chiamate le piccole comunità di monaci esentate dal pagamento dei dazi per il trasporto delle loro merci, tra cui c’era anche il vino prodotto nei monasteri. Una lunga storia, quindi, ma il corso della  moderna viticoltura nel Franciacorta parte agli inizi degli anni 60, ad opera del conte Guido Berlucchi e dell’enologo Franco Ziliani, quando decisero di importare dalla Francia quei vitigni “stranieri”, già utilizzati per lo Champagne, creando così  le bollicine lombarde.

L'antico borgo di Villa Franciacorta
L’antico borgo di Villa Franciacorta

Una sorta di prologo del Festival lo si ha venerdì 13 settembre, per una iniziativa dell’azienda Villa Franciacorta di Monticelli Brusati (BS), in occasione della serata finale del concorso Sparkling Menu, lanciato tredici anni fa dalla cantina di Roberta Bianchi e Paolo Pizziol per incoronare il miglior/corretto abbinamento fra i piatti creativi, preparati da prestigiosi chef , con le bollicine di Villa Franciacorta. I piatti in finale, dopo le selezioni tra Veneto, Lombardia e Svizzera, parlano anche veneziano, grazie alla zuppa di pesce del Paron Paolo degli chef Massimiliano e Christian Minchio, del Ristorante Villa Goetzen di Mirano (VE).Piatto che dovrà confrontarsi con l’Asado de ternera con chimichurri, dello chef Mauricio Acostac, del ristorante Bora da Besa di Lugano. Domenica 15 settembre le cantine Villa Franciacorta saranno aperte al pubblico per visite guidate e per la manifestazione Villa in Rosa. Per maggiori informazioni consultare il sito Villafranciacorta.

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Negli abbinamenti piatto/spumanti figurava anche il Franciacorta Diamant Pas Dosé Millesimato 2013. Il  Pas Dosé (senza zuccheri aggiunti) è una delle tipologie in cui si gusta questo DOCG metodo classico: le altre sono, extra brut, brut, sec e demi-sec. Nella tipologia Franciacorta Brut rientra anche il Satèn, neologismo coniato da Maurizio Zanella, uno dei “padri” fondatori di questo territorio enologico, che indica il corpo setoso del vino prodotto solo con uve a bacca bianca Chardonnay e Pinot bianco (blanc de blanc). Con affinamento sulle fecce per 24 mesi. I vitigni con cui è consentito produrre il Franciacorta sono lo Chardonnay, il Pinot Nero e il Pinot bianco, vigneti che disegnano, per ettari ed ettari, le belle colline moreniche benedette da una ottima escursione termica. In questo territorio sono presenti 132 aziende produttrici associate al Consorzio del Franciacorta (attivo da una ventina d’anni); le cantine imbottigliatrici sono 76, di cui 70 sono presenti sul mercato con il Franciacorta DOCG nelle sue varie tipologie.

Per immergersi in questa regione vinicola, in occasione del festiva sono stati tracciati 10 diversi itinerari tematici . Dal percorso più avventuroso a quello diretto ai wine-lovers, il pubblico avrà a disposizione un vasto ventaglio di proposte tra cui scegliere. Ogni itinerario è scandito da diverse tappe che toccheranno cantine, ristoranti e alberghi.Punto di ritrovo principale del week-end sono le cantine, che saranno aperte con i seguenti orari  10 -13 e 14 – 19. Ogni cantina sarà disponibile ad accogliere gli enoturisti con delle visite guidate, previa prenotazione obbligatoria contattando direttamente l’azienda prescelta. Inoltre chi visita la Franciacorta per la prima volta potrà e usufruire dei bus tour, della durata di circa 3 ore, con partenza da Rovato e sosta in alcune cantine (costo 5 € a persona per il servizio bus e guida). Se volete cogliere l’occasione per arricchire il soggiorno nel Bresciano, dal 13 settembre al 29 ottobre trovate tra il lago di Iseo, la Franciacorta e altre località il Festival del Rinascimento culturale 2019.

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Per quanto riguarda l’aspetto gastronomico da abbinare ai vini della Franciacorta, la cucina tradizionale bresciana rispecchia pienamente la geografia della sua provincia. Basata su cacciagione, grandi spiedi e pesce di lago, onorando così le vaste zone collinari, montane e boschive e le lacustri. Alcuni piatti molto apprezzati a Brescia e provincia sono varianti e rivisitazioni di ricette utilizzate anche in altre zone.. Un esempio è la torta sbrisolona, un dolce friabile che si usa servire accompagnato da una buona grappa, molto conosciuto anche a Mantova e Cremona. Tra i prodotti tipici bresciani c’è il bagoss, un formaggio a pasta dura, molto saporito, prodotto a Bagolino. Il modo migliore per gustarlo è abbrustolirlo, in grosse fette, sulla brace viva: la crosta si ammorbidisce e si scioglie leggermente, rendendolo un perfetto aperitivo.

Altro piatto da consigliare il Manzo all’olio di Rovato: è la specialità di Rovato e di una vasta zona della Franciacorta ma lo si gusta in tutta la provincia bresciana. Per prepararlo è importante la qualità della carne: un taglio di manzo giovane, poco grasso e poco fibroso. Il pezzo di carne viene inciso sui quattro lati, per formare delle tasche, nelle quali si infilano acciughe e un trito di verdure formato da sedano, carote e cipolla fresca. Alcune varianti prevedono anche l’aggiunta di aglio e capperi. Il manzo così preparato va poi infarinato, soffritto nell’olio e sfumato nel vino bianco. Dopo questa operazione, la carne viene cotta in abbondante acqua, in modo che gli ingredienti e la farina formino un sughetto piuttosto denso. Il manzo all’olio di Rovato (che ha  ottenuto la denominazione De.Co) viene servito tagliato sottilmente, come un normale arrosto, ricoperto dal suo stesso sugo e accompagnato da polenta al cucchiaio o, in alternativa, su un letto di passato di verdura o legumi.

Non perdetevi lo SPECIALE ENOTURISMO – Festival Franciacorta, un weekend spumeggiante – TG Plus Food & Beverage per maggiori informazioni e curiosità.

Gli itinerari del festival, le cantine aderenti e il programma completo li potrete conoscere visitando il sito festivalfranciacorta.it.