La Ventesima nel segno del Triveneto. Igor Zanetti, di Santa Maria di Sala, e Odette Bertolin, di San Donà di Piave, hanno vinto la prova lunga. In quella corta hanno messo la firma il trevigiano di Cordignano Davis Ulliana e la trentina di Vallagarina Serena Gazzini. È il quadro della “Ventesima” Granfondo nel giorno del compleanno (sarebbe stato il numero 94) di Giovanni Pinarello, manifestazione decollata nel 1997 per celebrare i 75 anni di patron Nani. Ora il ricordo della maglia nera del Giro d’Italia più famosa, va a braccetto con il figlio Andrea, scomparso cinque anni fa.

Quest’anno
Nell’edizione dei quattromila iscritti che hanno pedalato nel caldo infernale a ruota di Miguel Indurain vestito di giallo e il padrone di casa Fausto Pinarello, si è ripetuto Igor Zanetti, 38 anni oggi veneziano volante di Santa Maria di Sala, che ha un’azienda per l’assemblaggio di biciclette in Romania. Sei vittorie all’attivo solo nelle granfondo in tutta Italia (Loano, Cassani, Cervia, 10 e 9 Colli e Treviso), il furetto della terraferma veneziana ha piegato allo sprint Alessandro Bertuola, 37 anni di Postioma, che non è mai riuscito a vincere la granfondo di casa sua. Zanetti e Bertuola solo filati all’arrivo dopo aver lasciato sui pedali alla fine della discesa del Praderadego il vicentino Mauro Facci, ex professionista, quatro volte a segno quest’anno. Ironia della sorte, i primi tre dell’ordine d’arrivo erano compagni di squadra tra i dilettanti nella Mg Boys dal 1999 al 2001. Insomma, è successo un po’ come ha fatto Froome sabato al Tour de France. Alla fine della discesa Facci non è più riuscito a rientrare su Zanetti e Bertuola (due vittorie nel 2016) e tanti saluti. «In settimana ho cominciato a lavorare, anche sabato. Si vede che lavoro e bicicletta non vanno d’accordo». Facci ha corso professionista con la Fassa Bortolo, Barloword e Quick Step e ora è tornato a faticare.

Triplete
Per Zanetti è una tripletta: vittoria nel 2013, 2015 e 2016. Treviso stregata per Bertuola, solo secondi posti per l’ex professionista di Naturino, Tenax e Pretti Mangimi. Seconda di fila sul parterre trevigiano per Odette Bertolin, 33 anni, fisioterapista di San Donà che lavora a Eraclea. Per la sua settima perla dell’anno (sei secondi e un terzo), l’ex professionista della Safi e della Chirio, nata a Noale, ha staccato la compagna di squadra Barbara Lancioni, di Filottrano, compaesana di Michele Scarponi, prima una settimana fa alla Maratona delle Delomiti. Show trevigiano nel percorso corto. Davis Ulliana, 29 anni, di Cordignano, piazza la zampata vincente davanti ad altri sette compagni di squadra, tra i quali i nostri Busatto (terzo) e Bianchin (quarto). Ulliana, operaio dell’Enel, ha fatto tutta la trafila delle categoria minori del pedale indossando le maglie del San Vendemiano e del Vittorio Veneto assieme al professionista Sacha Modolo; da dilettante ha corso con la Bibanese. Il fratello, Roberto, era dilettante con l’Unione Ciclisti Trevigiani.

Le donne
Tra le donne Serena Gazzini scrive un capitolo da libro Cuore. L’anno scorso ha rischiato la vita per una caduta ad Asiago. Ha portato il busto per tre mesi e, ora che è guarita, ha messo la firma alla granfondo che le piace di più. A Treviso, due anni fa, era stata sfortunata. Lungo la salita del Combai aveva rotto il cambio mentre era al comando della gara. Un ciclista le aveva prestato la bicicletta consentendole di tagliare il traguardo in seconda posizione. Ieri il miracolo per l’ex professionista di 39 anni, che lavora nel reparto no food della Coop Superstore di Rovereto. È salita sul palco con Astrid Schartmuller e la tricolore Enrica Furlan abbracciando i figli Giorgia e Gabriel che hanno allestito un simpatico siparietto familiare: «Sono le mie perle, se ho vinto è merito vostro». La Pinarello numero 21 è già in cantiere, parola di Fausto e famiglia.

Gian Nicola Pittalis

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