Sul piano dell’intelligenza emotiva i giovani di oggi sembrano essere più in difficoltà rispetto ai loro coetanei dei primi duemila.

Nell’arco degli ultimi due decenni, infatti, i ragazzi sono diventati più suscettibili allo stress, più soggetti gli impulsi e meno capaci di entrare in sintonia con le emozioni degli altri.

Intelligenza emotiva: lo studio

Questo declino è quanto emerge da una ricerca pubblicata sul Journal of Personality. Gli studiosi, infatti, hanno confrontato i dati di 70 studi condotti tra Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia tra il 2001 e il 2019.

Quando si pensa all’intelligenza si tende a ragionare principalmente in termini di Qi e di abilità logiche. Tuttavia, secondo gli psicologi escludere le emozioni può essere riduttivo.

Imparare a regolare le emozioni e a riconoscere quelle degli altri è una forma di intelligenza: comprende, infatti, anche l’autocontrollo e la capacità di adattamento, insieme alla consapevolezza di sé, al benessere emotivo e all’abilità di gestire relazioni e conflitti.

Cosa è cambiato

Per capire la portata dei cambiamenti degli ultimi vent’anni i ricercatori hanno messo insieme i campioni di 70 studi in cui è stato somministrato il Trait Emotional Intelligence Questionnaire, condotti tra il 2001 e il 2019.

Una panoramica sull’intelligenza emotiva condotta su quasi 17.000 studenti universitari, dalla quale è emersa come il passare del tempo ha inciso negativamente sul benessere, sull’autocontrollo e sull’emotività.

Non è tutto: dallo studio, infatti, si è evinto che il declino è più marcato nei soggetti maschili e in quelli che hanno maggiore accesso alla tecnologia, che di fatto manifestano valori inferiori di benessere e di autocontrollo.

Secondo gli scienziati, infatti, la rivoluzione digitale sembra aver giocato un ruolo importante in tal senso. Per ora si tratta solo di un’ipotesi, ma è possibile che la diffusione dei social media abbia favorito le interazioni a distanza, creando meno opportunità di creare quella vicinanza emotiva che si crea naturalmente quando ci si frequenta dal vivo.