Superbonus 110 - foto: sito Adico
Superbonus 110 - foto: sito Adico

Dalla proposta di adesione, datata 4 dicembre 2020, all’accettazione dell’incarico del 26 gennaio 2021 fino alla rinuncia comunicata l’11 aprile 2022, praticamente un anno e mezzo dopo il primo contatto. Il caotico mondo del superbonus 110% sta riservando sorprese (negative) di ogni genere ai committenti, come già denunciato in più occasioni dall’Adico che ha aperto decine di pratiche su questo fronte.

La disavventura capitata a G.V., 50 enne di Spinea, si distingue però dalle altre per “ambiguità”. L’uomo, infatti, si è ritrovato da un giorno all’altro senza ditta a causa di “difformità edilizio-urbanistica per destinazione d’uso di uno o più locali dell’abitazione” con conseguente “non accettazione della proposta di adesione al progetto”: Peccato che l’azienda avesse di fatto accolto l’incarico dopo aver proceduto alle necessarie verifiche già a gennaio del 2021. Cos’è successo, poi? “Ce lo stiamo chiedendo anche noi e, soprattutto, lo chiediamo alla ditta incaricata dei lavori – commenta Carlo Garofolini, presidente di Adico -. Intanto vogliamo capire cosa intendano con difformità edilizio/urbanistica che fra l’altro, a prima vista, non impedirebbero la realizzazione dei lavori con il superbonus 110%. In ogni caso l’archiviazione dell’intervento è da rispedire al mittente perché l’azienda più di un anno fa aveva espressamente accettato il contratto dopo aver ovviamente intrapreso le necessarie verifiche. Abbiamo scritto alla ditta, attendiamo risposte e insistiamo sull’effettuazione delle opere richieste pena una azione a ristoro dei danni patiti dal socio in caso di inadempimento”.

L’intervento richiesto dal 50enne di Spinea ha un valore di circa 56 mila euro e comprende soprattutto l’installazione di un impianto fotovoltaico (ma non solo). Ora il pericolo è che l’uomo non abbia più il tempo di affidarsi a un’altra ditta per effettuare i lavori, perdendo così le agevolazioni previste dal superbonus 110%.