Già da qualche giorno il clima natalizio è entrato nelle nostre case, ha illuminato e colorato le vie dei nostri paesi, e si respira voglia di festa famiglia e tradizione.

La maggior parte di noi si prepara al pranzo di Natale, un momento di condivisione irrinunciabile, occasione per riabbracciare amici e famigliari.

Ma questa non è certo l’unica tradizione di questa bellissima festa. Oggi vogliamo raccontarvi “I giorni di magro”, ovvero quei giorni che precedevano il Natale, una tradizione forse meno conosciuta e tramandata ma che racconta di quando i nostri nonni o i nostri genitori erano piccoli, e di come si preparavano a santificare il giorno più importante dell’anno.

Trova le sue origini nella religione, i giorni di magro rappresentavano una rinuncia, la scelta di una vita parca senza lusso e frivolezze, un tempo infatti il pesce (nelle poche specie conosciute nella campagna veneta) era un alimento povero, costava meno della carne, per questo motivo mangiare di magro significava limitarsi e rinunciare a molti cibi.

Nelle case contadine era un precetto che non ammetteva trasgressione, le donne pulivano con la cenere la pentola dove abitualmente cucinavano, per esser certe che unto o grasso residuo non potesse “inquinare” il cibo consentito.

aringaIl piatto presente in tutte le tavole era la Renga, oggi conosciuta come aringa, conservata sotto sale o essiccata veniva consumata in occasioni speciali, nelle zone povere di Veneto e Friuli Venezia Giulia, si usava batterla in fette di pane per “mangiarne il profumo” o aggiungerne un pezzetto alla polenta di tutta la famiglia, grazie al suo sapore deciso bastava per insaporirne grandi quantità. Con una renga mangiava tutta la famiglia. Nelle case più povere veniva appesa con un filo, lasciata penzoloni sopra il tavolo e tutti attorno ci strofinavano il pane o la polenta del giorno prima abbrustolita, insaporendo così il companatico che diventava il vero e proprio pasto.

Sono pochi i ristoranti che portano avanti questa tradizione, Antica Trattoria alla Fossetta di Musile (VE) è uno di questi, nei giorni precedenti il Natale, dal 22 al 24 Dicembre, oltre al consueto menu, propone infatti il Menu di Magro della Tradizione; Renga, Bigoli in Salsa e Baccalà.

Le ricette di un tempo portate in tavola con maestria, per farci tornare bambini e per tramandare e raccontare ai nostri figli e nipoti la vita di una volta, fatta troppo spesso di povertà e rinunce, ma arricchita di valori che non vanno dimenticati.

cena-nataleAntica Trattoria alla Fossetta augurando a tutti buone feste ricorda i suoi irrinunciabili appuntamenti, oltre al Menu di Magro (dal 22 al 24 dicembre), la cena della Vigilia illuminata solo da candele (24 dicembre), e il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno in queste occasioni è disponibile anche il menu d’asporto.

 

Antica Trattoria Alla Fossetta – Via Fossetta, 31 Musile di Piave (VE) – 0421 330296

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