Truffa telefonica (immagine di repertorio)
Truffa telefonica (immagine di repertorio)

E’ la novità che sta spopolando in tutta Italia dall’inizio del 2016: la truffa dei contratti stipulati via telefono contro la reale volontà dell’utente.

E per l’esattezza è il secondo recesso segnalato ad Adico, l’Associazione Difesa Consumatori, che ogni giorno riceve in media una segnalazione al giorno proveniente dal territorio della Marca.

Gli utenti infatti sono giornalmente tartassati da telefonate di venditori aggressivi che insistentemente propongono la vendita di prodotti o servizi; l’ufficio legale di Adico ha cos’ inviato due richieste di recesso per due soci trevigiani, anziani di 80 anni, che contro il proprio volere hanno stipulato un contratto di luce e gas, per aver risposto con un “sì” durante una conversazione con gli operatori telemarketing.

Carlo Garofani, presidente della associazione ha così commentato: “La situazione è ormai totalmente fuori controllo, noi lanceremo una petizione nazionale affinché non sia più permesso perfezionare un contratto senza che ci sia la firma su un pezzo di carta”. Attualmente la normativa prevede che, con consenso dell’utente, sia possibile concludere un contratto anche solamente con una risposta affermativa, qualora la chiamata sia regolarmente registrata ed approvata dal compratore.

L’unica arma per evitare di ricevere chiamate moleste da parte dei venditori di assalto è l’iscrizione al registro delle opposizioni: “In questo modo non si eliminano ma si riducono. Se si è iscritti e si viene chiamati basta sottolineare di essere nel registro e si viene lasciati in pace immediatamente – prosegue Garofani – visto che le sanzioni del Garante sono salate”.

Matteo Venturini

truffa telefonica