sit in piazza

Scenderanno in piazza domani famiglie e movimenti per difendere le scelte del Sindaco Sergio Giordani di iscrivere all’anagrafe i figli di due mamme. Il percorso iniziato dalla procura che ha impugnato le 33 registrazioni rischia di lasciare i bambini con una sola mamma e senza fratelli o sorelle. Al centro della contestazione vi è anche una legge, che però non è chiarissima tant’è che altri giudici si sono mossi diversamente.

Le mamme

Battaglia dunque e nella manifestazione le mamme arcobaleno si scagliano contro la scelta dei che hanno impugnato le registrazioni e probabilmente chiederanno al Tribunale civile di cancellare dagli stati di famiglia il nome della “seconda mamma”, quella non biologica della coppia, e di rettificare, annullandolo il doppio cognome dei figli della coppia. Non potranno più portare i figli all’asilo, dal medico, a chiedere un certificato e malauguratamente dovesse mancare la mamma partoriente, continuare a prendersene cura. Alle 10 di domani 23 giugno scenderanno in piazza per un flash mob tutte le famiglie omogenitorali colpite dall’impugnazione dei magistrati, che si terrà in forma silenziosa di fronte al Palazzo di Giustizia.

Appoggio della politica

Con loro anche il mondo della politica e dell’associazionismo. Coalizione Civica, Pd, Arcigay, Sinistra italiana, Possibile Padova – Comitato Elena Cornaro, Lottodognimese, Associazione per la pace, Il Veneto che vogliamo ,Sinistra Verdi, Partito Socialista, Udu, Rete degli studenti medi, Circolo Auser Blowup Padova, Padova Insieme, Anpi e Up Su la testa. Al fianco delle mamme gay anche la segretaria del Pd, Elly Schlein: «Sono vicina al sindaco di Padova e alle famiglie colpite da questa decisione – ha detto – Non si capisce cosa questa destra abbia contro i bambini e perché voglia privarli delle loro famiglie». Non si sono fatte attendere, tuttavia, le reazioni opposte: «Da che mondo è mondo – afferma Elena Donazzan, assessore veneto all’Istruzione (Fdi) – la madre è una e da qualche parte sulla terra c’è un padre, il volersi sostituire alla natura e a Dio è un delirio di onnipotenza»