Le piante da ufficio non sono tutte uguali: ognuna di loro, infatti, ha delle caratteristiche specifiche. E per questo è importante scegliere l’esemplare migliore in base alle proprie esigenze.

C’è chi ha il pollice verde e chi preferisce varietà che necessitano di poca manutenzione. Inoltre, c’è chi ama particolarmente la natura, chi sogna un ufficio “verde” o chi è attratto dalla cromoterapia.

Ma non è tutto: un ambiente lavorativo, infatti, è differente da un’abitazione, così come un ufficio individuale ha dimensioni inferiori rispetto ad un open space. In base alla specificità del contesto, dunque, è importante valutare quale tipologia scegliere, ricordando che le piante producono ossigeno e che talvolta purificano l’aria, filtrando le sostanze nocive.

Piante grasse: quali scegliere

Le piante grasse sono ideali da tenere sulla scrivania perché hanno dimensioni ridotte, necessitano di poca acqua e di minima manutenzione. Vanno innaffiate saltuariamente, richiedono un’esposizione alla luce solare moderata e soffrono solo in presenza di temperature rigide.

La più conosciuta è l’Aloe, che ha proprietà fitoterapiche e che viene comunemente utilizzata per sanificare l’ambiente. Via libera anche alla Pilea Peperomioides (o “pianta delle monete“), un sempreverde che ha foglie circolari, altezza contenuta e che garantisce un tocco di colore all’ambiente.

Una menzione d’onore spetta anche ai cactus che sono economici, facili da reperire sul mercato e che non richiedono cure particolari. E che secondo alcuni sono piante grasse in grado di mitigare gli effetti nocivi delle radiazioni dannose emesse da pc e da dispositivi elettronici.

Piante da ufficio: migliorano la qualità dell’ambiente

Il Ficus Benjamin è una pianta tropicale verde brillante. Particolarmente indicata per colorare l’ambiente, per crescere rigogliosa necessita di luce diretta e di terriccio umido.

Lo Spathiphyllum, invece, è una varietà da interni che permette di depurare l’aria dalle tossine nocive e che deve essere innaffiata 2-3 volte a settimana.

La Sansevieria (nota anche come “lingua di suocera“) è ottima per ossigenare ambienti abbastanza spaziosi, mentre il Filodendro è una pianta rampicante in grado di filtrare l’anidride carbonica in eccesso presente nell’aria.

Negli ambienti lavorativi, infine, è molto diffusa anche la Dracena (o “tronchetto della felicità“). Questa pianta decorativa non richiede particolare manutenzione e purifica l’aria espellendo varie sostanze nocive come il benzene.