Si torna a parlare della liberalizzazione dell’A27 dal casello di Treviso Sud a quello di Treviso Nord, e viceversa.  Ieri mattina, infatti, in un vertice a Roma,  il sindaco di Treviso Giovanni Manildo ha ottenuto da parte della società Autostrade per l’Italia l’impegno a preparare un piano economico per dividere, tra la società e i Comuni toccati dall’autostrada, e non solo,  i costi del mancato incasso dei pedaggi. Entro un mese il piano dovrebbe essere pronto, ma prima ancora Manildo chiamerà a raccolta a Ca’ Sugana i colleghi sindaci, da Casier a Preganziol, da Casale a Silea, da Spresiano a Villorba, che sono favorevoli ad attingere dal fondo comunale per ottenere la liberalizzazione dell’autostrada, soluzione vincente per alleggerire il traffico nelle strade comunali, provinciali e statali.

Manildo punta poi ad allungare la liberalizzazione fino al casello autostradale di Preganziol, anche se è gestito da un’altra società, cosa che renderebbe assolutamente inutile il prolungamento del Terraglio Est fino al capoluogo, e che Ca’ Sugana non vuole. Il modus operandi è ancora da studiare, per poter utilizzare gratuitamente il tratto di autostrada, ma si ipotizza un particolare sistema di Telepass.

Il candidato sindaco della Lega, Mario Conte, commenta così l’azione di Manildo: «Manildo sembra uno di quegli studenti che per tutto l’anno non ha studiato, poi arriva maggio e tenta recuperi impossibili con le ultime interrogazioni. Eclatanti le ultime due promesse da campagna elettorale agli sgoccioli: chiudere il centro accoglienza della ex caserma Serena e, oggi, liberalizzare l’A27. Ma dov’è stato finora? Manildo continua a scherzare col fuoco: dal momento che Autostrade non è una società che di solito fa beneficenza, la “grande intesa” raggiunta dal sindaco altro non significa che i costi della gratuità se li accollerà il Comune, che dovrà per forza coprirli in qualche modo. Trevigiani, vi sia chiaro: forse correrete gratuitamente fra i caselli, ma certamente ripagherete con la fiscalità comunale questo gentile dono di Manildo. E pagherà anche chi non ha alcuna intenzione di andare in auto da nord a sud; pagherà anche chi non ha l’auto. Rimaniamo in attesa della prossima “interrogazione” dello studente Manildo, gli manca di giocarsi il jolly della realizzazione della Pa-Tre-Ve».