I linfonodi ingrossati del collo non sempre devono destare preoccupazione. Entrando nel dettaglio, le linfoghiandole sono delle ghiandole in cui si raccoglie la linfa e dove vengono prodotti gli anticorpi. Per questo motivo possono gonfiarsi e diventare dolenti anche quando c’è un’infezione in atto.

Un anomalo ingrossamento sporadico di per sé non deve destare preoccupazione. Tuttavia, se il problema persiste o diventa invalidante è sempre bene rivolgersi ad uno specialista per un parere professionale.

Linfonodi ingrossati: cosa sono

Il sistema linfatico si dirama in tutto il corpo e si concentra prevalentemente nelle le zone in cui i linfonodi tendono ad ingrossarsi, ovvero collo, gola, ascelle e inguine. Nel collo, inoltre, tendono a gonfiarsi con più facilità in presenza di una molteplicità di fattori, come ad esempio in caso di raffreddore, influenza o mal di gola.

Solo nei casi più seri un gonfiore anomalo può essere sintomo di una malattia neoplastica o di patologie immunitarie sistemiche. Tendenzialmente, infatti, questo fenomeno è associabile perlopiù ad influenza, raffreddore, mononucleosi, faringite, tonsillite, laringite o sesta malattia.

Diagnosi e cure

Un improvviso ingrossamento dei linfonodi di per sé non deve allarmare, tuttavia è sempre bene chiedere un parere medico per fugare possibili dubbi. Lo specialista, infatti, valuterà la natura e la portata dei sintomi ed eventualmente potrà prescrivere ulteriori esami diagnostici mirati.

Il trattamento e la cura sono strettamente correlati24 alla causa scatenante alla base del disturbo. In alcuni casi, infatti, sarà sufficiente applicare degli impacchi locali, mentre in presenza di altre patologie potrà essere necessario assumere antibiotici, analgesici o  farmaci antinfiammatori.