La manipolazione affettiva è una particolare condizione in cui una persona induce l’altra a commettere azioni che diversamente non avrebbe mai commesso.

Di contro, la vittima in molti casi partecipa suo malgrado alla propria manipolazione, anzi molto spesso è alla ricerca proprio di persone con le caratteristiche classiche del manipolatore.

Manipolazione affettiva: le radici nel passato

John Bowlby, psicologo britannico, ha dimostrato che lo stile di attaccamento si sviluppa nei primi due anni di età: se non del tutto sano, nel tempo può arrivare ad estremizzarsi con esperienze affettive non soddisfacenti.

In alcuni casi, dunque, può succede che in età adulta una persona cada vittima della manipolazione, nonostante dall’altra parte ci siano chiari segnali “patologici”: arroganza, inaffidabilità, stile di vita eccessivo.

Tuttavia, questo avviene in modo quasi impercettibile: passo dopo passo, infatti, ci si ritrova in una condizione lontanissima da quella di partenza, dove la persona manipolata arriva ad accettare situazioni che non avrebbe mai accolto se le fossero state prospettate all’inizio della relazione.

Manipolatore: quali sono le caratteristiche

Il manipolatore molto spesso è un narcisista, una persona apparentemente del tutto normale, ma in realtà anaffettiva che nei rapporti tende ad imporre la propria volontà, direttamente o indirettamente.

Ne esistono almeno tre tipi: l’intimidatore, il seduttore e il bravo ragazzo. Tutti, però, sono caratterizzati da autostima carente e bisogno di controllo mascherati da sicurezza di sé.

Come si può capire se la persona che abbiamo accanto è di fatto un manipolatore? Il segnale d’allarme più tipico è la sensazione angosciosa e ansiosa che coglie la persona manipolata in alcune situazioni senza sapere perché. Avverte una sorta di nervosismo a cui non sa dare un nome, apparentemente senza valido motivo (perché evidentemente ha colto implicitamente che qualcosa non va). Quando interviene questo tipo di disagio, dunque, è importante valutare bene la situazione e, se lo stato d’angoscia permane, allontanarsi immediatamente e chiedere aiuto.