La centrale termoelettrica di Marghera
La centrale termoelettrica di Marghera

Marghera. Oggi, venerdì 16 giugno, è stata di scena l’inaugurazione della prima centrale termoelettrica di ultima generazione.

“Un esempio del fare le cose con coraggio e in tempi rapidi. La nuova centrale Edison di Marghera è parte di quel processo tecnologico che ha casa qui a Venezia con l’obiettivo di dare una prospettiva di futuro e di lavoro al Paese intero”. Così il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, nel suo intervento durante l’inaugurazione della prima centrale termoelettrica di ultima generazione.

La cerimonia di inaugurazione

Tecnologia, futuro e transizione energetica le parole chiave nel corso della cerimonia aperta dagli interventi dei vertici Edison: il presidente Mark Benayoun, l’amministratore delegato Nicola Monti e Marco Stangalino, direttore Power Asset della società. Con loro anche Fabrizio Fabbri, amministratore delegato di Ansaldo Energia. Al dibattito è intervenuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nel corso della cerimonia anche un video messaggio del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Presenti il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, autorità civili e militari.

I numeri della centrale termoelettrica di Marghera

Oltre 390 milioni di investimenti, 4 anni di cantiere che hanno resistito all’emergenza pandemica e alla crisi del rialzo dei prezzi, 250 imprese coinvolte. Sono i numeri del nuovo impianto che ha una potenza pari a 780 Mw, il più alto reso disponibile ora dalla tecnologia, in grado di assicurare una riduzione delle emissioni specifiche di ossidi di azoto fino al 70 percento e di quelle di anidride carbonica fino al 30 percento.

Il Sindaco di Venezia nel suo intervento

“Per fare centrali come queste ci vuole coraggio – ha detto Brugnaro. Questa è una battaglia vera tra la gente che crede nel lavoro e nelle fabbriche e chi è contrario a tutto e alimenta la paura. Qui c’è il futuro per i nostri figli. In questa Città le cose le realizziamo grazie a un grande tessuto imprenditoriale, ai tecnici, agli operai e alle persone che sanno che questa è l’unica modalità per poter vincere. Lo abbiamo fatto con il Mose, con il primo distributore e l’acquisto di oltre 90 autobus ad idrogeno. E continueremo a farlo, questo è il modello Venezia. Questa centrale è la più performante in Italia e una delle più avanzate al mondo, assolutamente sostenibile con una ricaduta sull’aria quasi nulla in termini di emissioni. La nuova centrale è parte di quel processo tecnologico che abbiamo portato qui a Venezia con l’obiettivo di dare una prospettiva futura e di lavoro al Paese intero. Bisogna credere nelle fabbriche, senza di queste il Paese non può andare avanti e non ci può essere lavoro e quindi futuro per i nostri giovani. Marghera è un polo strategico che anche grazie all’inaugurazione di oggi può attrarre nuovi investimenti. Non solo, da qui devono partire le sperimentazioni per la produzione di idrogeno e non è un caso che Venezia sia stata la prima città in Italia ad avere il primo distributore con questa tecnologia. Con la tecnologia e la scienza si può guardare al futuro e salvare le nuove generazioni. Abbiamo intrapreso la strada che ci porterà a diventare autonomi sotto il punto di vista energetico, Marghera è il posto adatto per fare le sperimentazioni che serviranno a completare la transizione energetica. E’ anche grazie a questo polo che Venezia si candida ad essere la capitale mondiale della Sostenibilità”.