La massoterapia è una pratica manuale che ossigena i tessuti, agendo al tempo stesso sulle articolazioni infiammate. Utilizzata nella medicina riabilitativa, permette di trattare problematiche specifiche che variano in base all’età del paziente e alle sue specifiche esigenze.
E non è tutto: stimola la vasodilatazione, aumenta il calore localizzato, migliora la conduzione nervosa e ha un effetto sedativo sul dolore.
Cos’è la massoterapia
La parola massoterapia è di origine greca e nasce dall’unione di therapeia e masso (che letteralmente significano terapia e manipolare).
Entrando nel dettaglio, quindi, si tratta di una pratica manuale che ingloba varie tecniche del massaggio e che ha una valenza terapeutica, rilassante ed analgesica.
Convenzionalmente il padre di questa disciplina è Pehr Henrik Ling: questo medico, infatti, tra la fine del 1700 e la prima metà del 1800 fu il primo a sistematizzare la massoterapia.
A cosa serve
Questa pratica è indicata per curare traumi e disturbi a carico delle articolazioni e della muscolatura. La massoterapia, infatti, aiuta a rilassare l’organismo ed incrementa la capacità di recupero fisico.
Inoltre, può essere utile in caso di tensioni o affaticamento muscolare, problemi circolatori, dolori alle articolazioni o per stimolare la circolazione linfatica.
La massoterapia cervicale e lombare
Questo massaggio terapeutico è indicato anche per trattare cervicalgie e lombalgie, per alleviare la sintomatologia infiammativa, la rigidità muscolare e la tensione emotiva.
Senza dimenticare che la massoterapia cervicale è consigliata anche in caso di cefalea muscolo-tensiva.
Le possibili controindicazioni
Tale pratica manuale può presentare anche delle controindicazioni: un trattamento di questo tipo, ad esempio, non può essere effettuato se il paziente ha febbre o se presenta malattie infettive, pressione alta o fratture ossee.
Non è consigliato, inoltre, alle gestanti e a soggetti che hanno ferite, lividi, ustioni, tromboflebiti o altre patologie che necessitano di un parere medico preventivo.