L’intervento di mastoplastica additiva è una procedura finalizzata a modificare forma e volume delle ghiandole mammarie.

Prima di sottoporsi all’operazione occorre effettuare studi pre-operatori come esami ematici, elettrocardiogramma con visita cardiologica, lastra del torace, ecografia mammaria e mammografia.

Mastoplastica additiva: come funziona

La mastoplastica additiva comporta l’introduzione di protesi mammarie da posizionarsi in una tasca retroghiandolare (dietro la ghiandola e davanti il muscolo grande pettorale) o retromuscolare (dietro il muscolo grande pettorale).

La durata dell’intervento generalmente è compresa tra i 60 ed i 120 minuti, a seconda del caso specifico e di eventuali procedure associate. Si tratta di un’operazione non particolarmente dolorosa, anche se molto dipende dalla soglia personale di dolore.

Il seno assume una consistenza più morbida dopo alcuni mesi e i fastidi percepiti dalla paziente durano mediamente dai 3 ai 10 giorni nel post operatorio.

Possibili complicazioni

Le complicazioni più importanti, da tenere in considerazione quando si affronta questo tipo di intervento, sono essenzialmente queste: la contrattura capsulare, la dislocazione della protesi e, in casi definiti assai più rari dalla medicina, l’infezione dell’impianto protesico.

In assenza di complicanze, le pazienti che si sottopongono a questo tipo di intervento possono, nel giro di qualche settimana, riprendere le normali attività quotidiane con regolarità.