Domenica 18 febbraio secondo appuntamento con il festival internazionale “Pagine d’Organo 2024” della Fondazione Antiqua Vox

 

Il “Concerto bachiano” è un classico del festival internazionale “Pagine d’Organo”, rassegna organizzata dalla Fondazione Antiqua Vox di Treviso, con la direzione artistica di Massimiliano Raschietti. Ogni edizione (questa è la tredicesima) viene inaugurata da un concerto dedicato a Johann Sebastian Bach (Eisenach 1685 – Lipsia 1750), “gigante” della musica d’organo e della letteratura musicale di tutti i tempi.

Dopo l’anteprima dell’11 febbraio, in cui Massimiliano Raschietti e Claudio De Nardo (presidente della Fondazione Antiqua Vox) a Santa Caterina hanno presentato al pubblico il programma e le finalità del festival, domenica 18 febbraio (ore 17.30) si svolgerà il primo concerto nella chiesa di San Giuseppe a Treviso. Sulla tastiera del grande organo in stile barocco (Dell’Orto e Lanzini 1990) porrà le mani un interprete di primissimo piano: l’olandese Matthias Havinga, pregevole organista, concertista e pianista, docente d’organo al Conservatorio di Amsterdam.

Il giovane Sebastian, orfano di entrambi i genitori a meno di dieci anni, fu accolto dal fratello maggiore Johann Christoph per apprendere il mestiere che la sua famiglia praticava da secoli, il musicista. Suo fratello gli insegnò quel che sapeva, ma per il resto si arrangiò e mise i suoi talenti al servizio di chi gli capitava. Prima cantò nei cori delle chiese vicine, poi fece il violinista, l’organista e infine, poco più che trentenne, divenne maestro di cappella in una minuscola corte retta da un principe illuminato (Cöthen).

Attorniato da strumenti di ogni tipo, soprattutto ad arco e a tastiera, egli sintetizza, assembla e crea musica. “Fu così che divenne il grande Bach, il musicista che tutti volevano quando c’era da collaudare un nuovo organo e che persino il re Federico di Prussia volle sentir suonare” annota Elia Pivetta nel programma di sala.  

I brani eseguiti da Matthias Havinga faranno conoscere al pubblico trevigiano il quotidiano di un genio instancabile, dove l’organo diventa lo spazio creativo a lui più congeniale per sviluppare le idee. “La Fantasia iniziale è quasi un concerto per archi all’italiana; le variazioni sopra O Gott du frommer Gott sono un omaggio ai maestri tedeschi, mentre la Pièce d’Orgue finale è la sua rivisitazione del gusto francese, che imparò soprattutto suonando il violino a Weimar”, racconta Pivetta, “Al centro del programma, tre pilastri senza tempo dell’arte bachiana: il Preludio e Fuga in si minore, granitica architettura sonora, e due elaborazioni sul corale Allein Gott, in der höh sei ehr, la prima in forma di cantabile, la seconda ad imitazione di tre strumenti che dialogano con grazia.  I migliori risultati artistici di una vita spesa a far musica. Il lavoro di un genio profondamente umano”.

Matthias Havinga, che è anche organista della Chiesa Vecchia (Oude Kerk), ha vinto diversi concorsi organistici internazionali. Si è esibito ed ha insegnato in sedi prestigiose in Europa, negli Stati Uniti, Russia e Sud America. Inoltre si è esibito come solista accanto a rinomati cori e orchestre, tra cui l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo, la Radio  Filharmonisch Orkest e la Società bachiana olandese. Inoltre Havinga copre l’intera gamma di repertorio per organo, dalla musica medievale a quella contemporanea, combinando anche l’organo con altri strumenti.

Il festival “Pagine d’Organo 2024” è promosso da Antiqua Vox con il patrocinio di  Regione Veneto, Provincia di Treviso, Confindustria Veneto Centro e dei Comuni di Treviso, Salgareda e Quinto di Treviso. Main sponsor della rassegna sono Linea Gel Italia e CentroMarca Banca. Inoltre offrono il loro sostegno COF, Farmacia San Francesco, Colortech e Le Botteghe di Quinto.