Con menopausa tardiva si intende la condizione in cui una donna entra in menopausa dopo i 55 anni di età: normalmente, infatti, la fine del ciclo sopraggiunge indicativamente tra i 45 e i 55 anni.

Menopausa tardiva: che cos’è

La menopausa è una condizione fisiologica che rappresenta la perdita della funzione follicolare ovarica e che comporta la cessazione del ciclo mestruale, nonché la fine dell’attività riproduttiva. Gli ormoni sessuali femminili prodotti dall’organismo, infatti, subiscono un drastico calo e questo determina la comparsa di una molteplicità di sintomi differenti.

Tuttavia, quando il fenomeno si presenta tardivamente, nella donna può aumentare il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, osteoporosi, tumore al seno, fibromi, cancro all’utero e varie neoplasie maligne.

Rimedi e benefici

Non trattandosi di una vera e propria malattia, di fatto non esiste una vera cura contro la menopausa tardiva. Tuttavia, per alleviare i sintomi, lo specialista potrà prescrivere:

  • Terapia ormonale sostitutiva: prevede la somministrazione di estrogeni e progestinici per compensare la diminuita produzione nell’organismo;
  • Integratori di vitamina D e calcio: aiutano a combattere la perdita di densità minerale ossea e, quindi, ad evitare la comparsa dell’osteoporosi;
  • Creme, gel e lubrificanti vaginali: possono essere utilizzati per contrastare la secchezza vaginale.

Inoltre, è bene precisare che a seconda della casistica specifica il medico potrà eventualmente prescrivere ulteriori farmaci nel caso siano presenti altre patologie (come, ad esempio, tumori, osteoporosi o patologie cardiovascolari).

La prognosi, dunque, dipenderà da alcuni fattori come: tempestività di intervento, cause scatenanti, età e stato di salute della paziente. Tuttavia, è opportuno ricordare che i risultati tendenzialmente riguarderanno solo la sintomatologia, in quanto si tratta di una condizione irreversibile.