“La qualità della vita dei nostri ospiti è al centro del nostro operare – spiegano il presidente e la direttrice del Sartor di Castelfranco Veneto, Maurizio Trento ed Elisabetta Barbato – ecco perché è davvero stata una gioia veder tornare i bambini assieme ai nonni all’interno della struttura, dopo questi due anni difficili. Allo stesso modo non si fermano le iniziative che possano coinvolgerli ed emozionarli ed ecco la volontà di fare entrare l’arte al Sartor, con Luciano Longo e Giorgio Zanet”.

Luciano Longo, già professore, ed esperto di restauro, oltre che artista europeo muove da una figura poetica “simbolo” che abita le nostre terre e le nostra  acque, che sono le Anguane, termine vernacolare che designa delle donne che soggiaciono all’ombra delle zone arboree come le Naiadi greche . Donne simbolo della fertilità , ma pure della felicità umana che può trasformarsi in pericolo se prese alla leggera. Come le sirene per Ulisse. L’eterno antagonismo uomo donna che nutre la vita. L’artista lascerà in dono una sua scultura che completerà all’interno del parco della Sartor con l’aiuto dei residenti ospiti e ne porrà altre fra gli alberi del Parco stesso al fine di creare una scenografia naturale. Luciano Longo sarà protagonista nel mese di novembre.

Giorgio Zanet, veneto di San Donà di Piave, dopo il liceo artistico si è dato alla scultura su legno e terracotta con diverse soddisfazioni nel campo artistico. Ha esposto in diverse gallerie nazionali ricavandone molti riconoscimenti. Al Sartor, aprirà un laboratorio di costruzioni di oggetti di design popolare, campanule, piccole figure di animali, o figurine umane. Il tutto in collaborazione con gli ospiti. Oggetti, che in odore natalizio, saranno poi donati ai loro parenti. Diverse sue opere scultore e pittoriche arrederanno poi i locali del centro. Giorgio Zanet sarà protagonista nel mese di dicembre.