Si avvicina l’inizio dei lavori per la nuova sede dello storico Conservatorio Agostino Steffani di Castelfranco Veneto.
Con la stipula del mutuo di 10 milioni di euro con Cassa Depositi e Prestiti, avvenuta il 10 marzo scorso a Roma, parte la fase operativa del progetto. “E’ un momento storico per la formazione musicale e per tutto il territorio” hanno affermato, dopo la firma, il Presidente del Conservatorio Nicola Claudio e il direttore Stefano Canazza. Il finanziamento concesso, interamente a carico dello Stato, servirà per restaurare l’intero complesso posizionato tra San Giacomo, chiostro dei Serviti, palazzo del Riccati e palazzo Preti nella città di Castelfranco.
Il Conservatorio, che utilizza ambienti in affitto da oltre 50 anni, troverà una sede stabile e si trasformerà dunque in una articolata Cittadella della musica. Tempi stimati per il completamento dell’opera: 5 anni.
La qualità del progetto complessivo, unita ad una prospettiva strategica che valorizza – in maniera efficace e sinergica – cultura, formazione ed economia territoriale, è stata la chiave per ottenere dal Ministero un finanziamento di entità straordinaria, ovvero il massimo dell’importo finanziabile, riconosciuto in questa misura soltanto a due Istituti di Alta formazione musicale in Italia: Castelfranco Veneto, appunto, oltre al Conservatorio di Pescara.
“Un intervento che – come sottolinea il Presidente Nicola Claudio – amplierà le possibilità e le potenzialità del
“Dopo 53 anni finalmente avremo una sede. Premiato il lavoro che ci ha visti impegnati a vari livelli per anni – come sottolinea il Direttore Stefano Canazza– valore e strategia nel far comprendere la nostra qualità e i nostri talenti”.
“Si tratta di una delle più importanti operazioni di edilizia culturale realizzate a Castelfranco –commenta il sindaco, Stefano Marcon – La collaborazione tra municipalità e Conservatorio si traduce in volano economico per la città”.
Il Conservatorio Agostino Steffani, che annovera tra i suoi più recenti diplomati anche la cantante Francesca Michielin (in canto jazz), Marco Barbon (in direzione di coro e scelto per dirigere il Tölzer Knabenchor a Monaco di Baviera, uno dei più importanti cori di voci bianche al mondo), Giovanni Andrea Zanon (protagonista alla chiusura delle Olimpiadi a Pechino, ora nostro studente di composizione) è uno dei pochi in Italia a non avere sede in una città capoluogo: con questa operazione si pone peraltro all’avanguardia per la sperimentazione tecnica anche in ambito acustico e sonoro.