Il costo del pellet è sempre più alto e il caro bollette si fa sentire: ecco perché il pellet di canapa potrebbe essere una soluzione alternativa sostenibile ed economica. L’ARERA, l’Autorità per le Reti Energetiche e l’Ambiente, ha stimato che le famiglie spenderanno circa il 74% rispetto all’anno scorso.

Pellet di canapa: i benefici

I canadesi sono stati i primi produttori di questo materiale, creando di fatto il primo impianto di trasformazione. Tuttavia, negli ultimi anni, questa pratica si sta diffondendo anche nei paesi europei.

Entrando nel dettaglio, il pellet di canapa è il prodotto della lavorazione del gambo della canapa: questo processo, infatti, consente di separare i materiali presenti nel canapulo. Successivamente, i fiori e i semi vengono conservati e lasciati a seccare per alcuni mesi, poi vengono triturati e pressati senza l’aggiunta di resine.

Se si confronta il pellet di canapa con quello tradizionale si notano numerosi vantaggi per quanto riguarda soprattutto l’efficienza. Inoltre, il suo utilizzo è fondamentale per ridurre i costi elevati delle bollette. Inoltre, la tipologia legata alla canapa garantisce l’emissione di alte percentuali di calore rispetto al materiale impiegato e un impatto ambientale molto basso, quasi a zero.

Perché è più efficiente

Il pellet di canapa è una risorsa economicamente efficiente perché cresce rapidamente: una pianta di canapa, infatti, ha bisogno di appena cinque mesi come tempo di crescita per poi poter essere tagliata.

Inoltre, il sistema di combustione è basato sulla pirolisi, cioè viene effettuato sulla minima temperatura creando un gas che può essere bruciato immediatamente rendendolo efficiente rispetto al minimo utilizzatore.