“Quasi la metà della produzione mondiale di Pinot grigio proviene dall’Italia, dove l’85% si concentra nell’areale del Triveneto. Parliamo quindi di un ‘fenomeno Nord-Est’: dieci mila viticoltori in un’area produttiva molto vasta che unisce, climaticamente e culturalmente, la provincia autonoma di Trento, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Oltre 26 mila ettari oggi finalmente riuniti sotto il cappello ‘delle Venezie’”.

L’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto Giuseppe Pan interviene con queste parole al primo convegno dedicato alla stampa di settore internazionale e agli operatori esteri, organizzato dal Consorzio delle Venezie DOC, questa mattina nella sala Mozart dell’Hotel Amadeus a Venezia.

“Oggi celebriamo l’evento che rappresenta un importante momento di riflessione sul percorso avviato circa 4 anni fa, unico nel suo genere, perché ha coinvolto tre differenti territori amministrativi – prosegue Pan -. La collaborazione tra queste regioni ha permesso di accantonare gli interessi dei singoli, siano essi viticoltori, vinificatori od imbottigliatori, per trovare un denominatore comune che permettesse la valorizzazione di un prodotto, il Pinot grigio, e la sua messa in sicurezza in tutto il mondo. Per questo gli operatori hanno deciso di apporre il Contrassegno di Stato ad ogni bottiglia di Pinot Grigio delle Venezie, con l’auspicio che la direzione intrapresa raggiunga la meta sperata”.

“La sfida che i produttori devono affrontare è quella di arrivare a costituire un’identità del prodotto collegata ad un territorio molto vasto. In questo il ruolo del Consorzio di Tutela guidato da Albino Armani è fondamentale – aggiunge l’assessore regionale –  perché deve essere il luogo dove trovano sintesi le aspettative, le proposte, le valutazioni del sistema produttivo che compone la Denominazione. Senza decisioni condivise che partono dagli attori della filiera, non è possibile efficienza e sviluppo. Il compito della amministrazione regionale è quello di valutare le proposte del Consorzio per la tutela dell’interesse comune e supportare le decisioni attraverso il continuo dialogo con gli altri enti cointeressati a dette decisioni al fine di conseguire un effetto sinergico”.

“Per quanto riguarda la strategia per conquistare nuovi mercati sono convinto – sottolinea Pan – che il successo di un settore, in questo caso di una Denominazione, si misura dalla capacità di affrontare le sfide in un contesto globalizzato. Innovazione, organizzazione e marketing devono accompagnare lo sforzo di chi produce o trasforma, ma in maniera sinergica, ricordando che a volte il passo indietro del singolo può garantire il successo del sistema.”

L’obiettivo principale per la Regione Veneto è quello consolidare il primato a livello nazionale: il Veneto è primo per export di vino, superando i 2,2 miliardi in valore (su 6,2 miliardi totali nazionali) ed è cresciuto del 9% rispetto all’anno precedente. Un risultato raggiunto grazie ad una efficace politica di valorizzazione e di promozione che ha puntato sulla qualità dei vini e sull’immagine dei territori di produzione.

“Da questo connubio che veicola saperi, tradizione e cultura vogliamo trasmettere l’immagine dei nostri territori puntando sul rispetto del consumatore e sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Ecco allora che il vino, il Pinot grigio “delle Venezie” – conclude l’assessore Pan –  diventa un importante veicolo per lo sviluppo del territorio, in grado di coinvolgere risorse umane, economiche e professionali capaci di creare una forte sinergia tra storia, cultura, tradizione agricola e turismo”.