Criticata la scelta di Fondazione Arena di aver inserito Plàcido Domingo nel Festival 2022 (ieri sera) e 2023. “Stupore e costernazione” hanno dichiarato un gruppo di associazioni femministe, guidate da «Non una di meno», e alcune esponenti della società civile tra le quali la consigliera comunale di Verona, Jessica Cugini.

“Domingo – scrivono in una nota – è già stato messo sotto accusa per molestie sessuali nel 2019 e nel 2020 si è dimesso dalla carica di direttore dell’Opera di Los Angeles, dichiarandosi pentito e chiedendo scusa alle vittime, salvo poi ritrattare tutto poco dopo. Ora è sottoposto ad altre gravi accuse: sarebbe membro di una setta che riduce le donne a schiave sessuali, sotto l’influenza di un sedicente guru e maestro di yoga. Le indagini sono in corso in Argentina”. “Lungi dal voler condannare chicchessia prima della conclusione delle indagini e al posto della magistratura competente, ci rammarichiamo di una scelta a dir poco incomprensibile e grottesca da parte della Fondazione Arena“, hanno precisato le associazioni femministe. “L’attuale presenza di Placido Domingo al Festival lirico areniano è frutto di una decisione che evidenzia chiaramente quale sia la sensibilità della soprintendente Gasdia riguardo a questioni di tale gravità e rilevanza. E’ necessaria un’assunzione di una responsabilità nelle scelte che valuti la persona e non solo la sua perizia artistica”.