“L’unica azione concreta per contrastarne la proliferazione del granchio blu è catturarlo. E allora perché sprecarlo? Direi che è un’ottima idea quella di renderlo commestibile e metterlo sulle nostre tavole, proponendolo come prodotto attrattivo dal punto di vista gastronomico. Se in altre realtà, come negli Stati Uniti, già lo fanno, non vedo perché non possiamo noi provare a trasformare un pericolo in opportunità”. 

Lo afferma l’Assessore al turismo e all’agricoltura del Veneto Federico Caner, commentando le iniziative di questi giorni legate alla proliferazione del granchio blu nelle acque dell’alto Adriatico. 

“Trasformare la pesca del granchio blu, considerato nuovo killer dei nostri mari, in una soluzione culinaria può rappresentare un’arma a nostra disposizione per limitare danni di settore che oggi è difficile quantificare – sostiene Caner -. Questo crostaceo è diventato in poco tempo una minaccia reale per tutto il settore della pesca in Veneto, in particolare per il delicatissimo ecosistema della Laguna di Venezia patrimonio Unesco”. 

“Ben vengano quindi – conclude – iniziative come quella odierna di Coldiretti ad Eraclea, dove è stato presentato un menù a base di polpa di granchio blu. Idee come queste contribuiscono a tenere alta l’attenzione sul problema, facendo capire come è possibile trasformare una calamità in opportunità”.