“Esse Come Salute” con AVIS e AIDO e “Vademecum per le emergenze sulla Protezione Civile”.

La distribuzione grazie ai volontari ANA e ANC Carabinieri in Congedo

Diffusione della cultura della sicurezza nelle emergenze, della salute e della solidarietà: ecco due nuovi opuscoli per i cittadini di Ponte di Piave. Presentati oggi, infatti, gli opuscoli informativi “Esse come Salute” e “Vademecum per le emergenze sulla Protezione Civile”.

Il primo, realizzato con il contributo dell’Amministrazione comunale e redatto con la collaborazione con le sezioni comunali di AVIS e AIDO di Ponte di Piave, mira a sostenere e promuovere iniziative volte a diffondere la cultura a salvaguardia della salute pubblica, oltre a nonché per alimentare una cittadinanza solidale basata sul dono.

Il secondo invece, realizzato dal Comune in collaborazione con la Protezione Civile, vuole sensibilizzare la cittadinanza sul tema delle emergenze collegate a eventi di natura ambientale o antropica ed è stato stampato grazie al contributo della Euromacchine di Ponte di Piave. Entrambi gli opuscoli saranno distribuiti gratuitamente alle 3.500 famiglie pontepiavensi grazie alla collaborazione dei volontari dei Gruppi ANA e ANC Carabinieri in Congedo.

 “Sensibilizzare la cittadinanza su tematiche fondamentali come la gestione delle emergenze e la donazione è l’obiettivo che ci siamo posti con la realizzazione di questi due opuscoli informativi – spiega Paola Roma, sindaco di Ponte di Piave – La brochure “Esse come Salute è una sorta di vademecum che pone l’accento sull’importanza della salvaguardia della salute, dell’integrità fisica e mentale quale bene primario ed universale: promuove stili di vita sana che però non prescindono dai valori della solidarietà e della condivisone propri delle associazioni quali AVIS e AIDO. L’obiettivo è quello di alimentare una cittadinanza solidale basata sul dono, facendo nostri gli insegnamenti che Sara Anzanello, pallavolista della nazionale italiana scomparsa prematuramente 4 anni fa, ci ha lasciato in eredità: “Il valore del dono” e proprio una sua frase è presente nel volumetto. Ed il dono più grande, dal valore incommensurabile è dato da chi offre la possibilità agli altri di poter continuare il loro percorso di vita. Una pubblicazione che parla di noi e della nostra cultura, del rispetto che abbiamo di noi, delle persone che amiamo e del nostro amore per la vita”.

“Ringrazio le sezioni comunali di AVIS e AIDO – dichiara il Consigliere delegato Sante Morici. Tale iniziativa sottolinea ancora una volta l’importanza della promozione delle attività il cui obiettivo è quello della solidarietà sociale e per il contributo importante che quotidianamente i donatori offrono a favore della comunità affermando con gesti concreti il valore della vita”.

 “Il secondo opuscolo – prosegue Paola Roma – il “Vademecum per le emergenze sulla Protezione Civile” vuole informare e coinvolgere i cittadini sul tema delle emergenze, purtroppo un tema urgente per le nostre comunità. È fondamentale infatti che in certe situazioni delicate, di emergenza o di soccorso, la collaborazione di tutta la cittadinanza e per tanto è bene essere informati sui rischi e sulla normativa nazionale e regionale. L’intento della guida è quello di sostenere la diffusione di una cultura di protezione civile, con un linguaggio semplice che spieghi i rischi, il sistema di protezione civile, il ruolo del volontariato ma soprattutto i buoni comportamenti che il cittadino deve adottare per la propria sicurezza e per quella degli altri in caso di emergenza”.

“Il vademecum – prosegue il vicesindaco con delega alla Protezione Civile, Stefano Picco –contiene informazioni sulla prevenzione per contenere i danni ed indicazioni operative per adottare un comportamento idoneo durante e dopo le emergenze. La sicurezza dei cittadini è imprescindibile per un’amministrazione comunale e la guida pone l’attenzione sui comportamenti da adottare in caso di rischio idrogeologico, sismico, da incendi o chimico-industriale. Il progetto conclude l’iter di mappatura dell’area golenale, iniziata con la collaborazione sempre di un volontario del Servizio Civile, che ha permesso un censimento dettagliato dei fabbricati e delle attività produttive site all’interno dell’area golenale e suddivise per fascia di rischio con particolare riferimento alla messa in sicurezza e la presa in carico di persone fragili e disabili, animali e beni in caso di emergenza, permettendo così di stabilire con margine prudenziale le modalità di evacuazione”.