Nel 2021 il porto di Trieste ha avviato un forte recupero sul primo anno della pandemia, con volumi totali in crescita del 2,23% pari a più di 55 milioni di tonnellate movimentate. E le proiezioni sono ottime anche per il 2022 e il 2023.

E non è tutto: lo scalo, infatti, è tra i leader per sostenibilità su scala continentale. Entrando nel dettaglio, oltre il 50% dei container e il 41% dei semirimorchi viaggiano verso l’Europa Centro-Orientale attraverso i servizi intermodali che quotidianamente partono e arrivano da/a Trieste. Tale città, dunque, si conferma primo scalo ferroviario d’Italia con 9.304 treni nel 2021 (+15,13%).

Porti: i dati di Trieste

Prendendo in esame i settori merceologici, stando all’ANSA spicca il dato del general cargo (Ro-Ro e container), in crescita del 8,19% (17,3 mln tonn). Nel 2021, il comparto Ro-Ro ha confermato una crescita sostenuta (+25,57%; con 305.804 unità transitate), che stabilisce un record storico assoluto: l’Autostrada del Mare con la Turchia ha raggiunto 763 toccate (+34%), nel 2020 furono 569.

In leggera flessione, invece, il settore container: -2,42% pari a 757.243 TEU movimentati. Laddove il traffico container sulla linea dei ferry Ro-Ro da/per la Turchia ha registrato +25,76% con 104.769 TEU. Dinamica positiva anche per le rinfuse solide (+5,73%) con 571.791 tonn. movimentate; le rinfuse liquide hanno mantenuto gli stessi valori del 2020 (-0,37%) con 37,4 mln tonn.

In ripresa anche il porto di Monfalcone, che ha registrato una movimentazione di 3,2 mln tonnellate (+11,39%) con crescita delle rinfuse solide (2,4 mln tonn.; +20,91%).