“Sono arrabbiata perché con tutti i sacrifici fatti in questo periodo, da parte di tutti, che vi siano situazioni di positività fa allarmare e appunto arrabbiare perché non possiamo permetterci un nuovo lockdown”. Così il sindaco di Roncade Pieranna Zottarelli questa mattina. “Certo non si deve colpevolizzare chi risulta positivo al covid19, ma mi arrabbio con chi ancora oggi non rispetta le misure di prevenzione in atto perché, come ho detto,  non possiamo permetterci ulteriori chiusure. Abbiamo dato molto come comunità e dobbiamo imparare a convivere con le disposizione date per la sicurezza delle persone”.

Il primo cittadino questa mattina ha voluto informare direttamente i roncadesi della positività al covid19 della persona ora ricoverata all’ospedale di Vittorio Veneto, anche attraverso la pubblicazione di un post sulla pagina Facebook del Comune: “I referenti dell’Ulls2 ci hanno informati della presenza di una persona risultata positiva al covid19 che era ospite in uno degli alloggi situati nel centro di Roncade e gestiti dalla cooperativa di accoglienza Auryn. La persona si trova ora ricoverata all’ospedale di Vittorio Veneto. L’azienda socio sanitaria ha già eseguito i tamponi alle altre 14 persone ospitate e agli operatori con cui hanno avuto contatti. Sono tutti in isolamento fiduciario. Sono stati inoltre disposti controlli puntuali da parte di carabinieri e polizia locale. Siamo in costante contatto con l’Ulss, la cooperativa, la Prefettura e le forze di polizia e la situazione è sotto controllo. In piena emergenza – scrive il sindaco – abbiamo avuto fino a 28 casi, non è uno nuovo che ci deve spaventare: restano piuttosto fondamentali le misure di prevenzione, distanziamento sociale in primis ed uso corretto della mascherina”.

Nel corso della diretta il primo cittadino ha chiarito anche come le persone accolte siano tutti rifugiati reali, e non migranti economici, inseriti in un ambiente abitativo gestito. Dalle prime informazioni sembrerebbe che il contagio sia arrivato per la frequentazione con gli ospiti della caserma Serena: “I rapporti sociali sono naturali, ma non è accettabile se anche vi è solo un sospetto di contagio che questi vengano consentiti. Ai cittadini dico di stare tranquilli perché tutto è sotto controllo, ma è necessario continuare a rispettare con grande rigore le misure utili a prevenire il contagio”.