Probiotici, prebiotici e simbiotici sono elementi essenziali per mantenere in salute la flora batterica intestinale e l’organismo.

Tuttavia, i primi sono batteri, i secondi sono fibre alimentari solubili e i terzi sono una sorta di mix di entrambi. Scopriamo nel dettaglio in cosa si differenziano.

Cosa sono i probiotici

I probiotici sono particolari batteri in grado di arrivare vivi e attivi fino all’intestino e di rafforzare l’ecosistema intestinale.

Nel concreto, dunque, questi microorganismi ripristinano l’equilibrio del microbiota intestinale e- a seconda della specificità- hanno principi di azione differenti. I più noti sono i lactobacilli e i bifidobatteri, ovvero probiotici presenti in alcuni yogurt e formaggio.

Cosa sono i prebiotici

I prebiotici sono fibre alimentari solubili non gelificanti che favoriscono ed incrementano la crescita di determinate specie batteriche intestinali. In altre parole: essi favoriscono la proliferazione e la crescita dei probiotici all’interno dell’intestino.

Queste sostanze sono presenti in molti cibi, ma al tempo stesso possono essere assunti anche tramite integratori alimentari.

Modalità di assunzione

I probiotici non sono tutti uguali e per questo è consigliato rivolgersi al proprio medico prima di assumerli. Inoltre, è bene verificare che sulla confezione del prodotto sia presente il ceppo di appartenenza, la quantità di probiotici vivi contenuta e le condizioni di conservazione.

Questi batteri devono essere assunti a stomaco vuoto, in un quantitativo quotidiano di almeno un miliardo di batteri al giorno e per almeno 3 settimane consecutive.

Per questo in commercio sono disponibili anche degli integratori alimentari specifici che permettono di incrementare l’assunzione di tali sostanze, rinforzando contestualmente anche il sistema immunitario.