Si è tenuta ieri, 22 maggio 2018, la conferenza stampa di Re.Use – Scarti, oggetti, ecologia nell’arte contemporanea, presso la Sala Affreschi di Palazzo Rinaldi, una mostra d’arte contemporanea dedicata al tema dei rifiuti e del loro necessario smaltimento. Il progetto è organizzato dall’Associazione TRA Treviso Ricerca Arte in collaborazione con il Comune di Treviso, i Musei Civici e l’Assessorato alla cultura di Treviso che prenderà vita in città il prossimo Ottobre 2018.

Ad intervenire per l’occasione, alla conferenza stampa, sono stati:

Roberto Cortellazzo WielPresidente Associazione TRA Treviso Ricerca Arte;
Luciano FranchinAssessore ai beni culturali e ambientali ed al sistema museale;
Sabrina Comin, Responsabile Associazione TRA Treviso Ricerca Arte;
Mario Pozza, Presidente Camera di Commercio di Treviso e Belluno nonché portavoce per l’occasione di tutte le associazioni di categoria partner del progetto (Camera di Commercio, Confcommercio, Confartigianato, Coldiretti, Consorzio di promozione turistica Marca Treviso, Unindustria);
Franco Zanata, Presidente Contarina SpA.

Il fondamento del progetto sta nel voler creare collaborazioni con le realtà cittadine, in una rete che coinvolge l’intera città sotto molteplici aspetti e costruire quindi un progetto condiviso, promuovendo eventi collaterali dedicati a diverse tipologie di target. Il progetto è affidato alla curatela di Valerio Dehò e si propone di documentare, in un arco cronologico che va dai primi decenni del Novecento fino ai giorni nostri, il rapporto che l’arte ha avuto con gli oggetti d’uso comune e con gli scarti, in un percorso che permetterà ai visitatori di delineare e mostrare i diversi approcci, correnti artistiche, e singole opere in merito al tema accorsi nella storia dell’arte.

La mostra si svilupperà tra tre diversi prestigiosi spazi della città di Treviso in tre diverse sezioni: uno privato, Ca’ dei Ricchi, e due museali, la Sala Ipogea del Museo di Santa Caterina e il Museo Casa Robegan. «L’idea -spiega Sabrina Comin, responsabile dell’organizzazione eventi dell’Associazione TRA Treviso Ricerca Arte – è quella di valorizzare ancora di più la nostra città, consentendo al visitatore della mostra di potersi muovere in diversi luoghi di interesse culturale del centro storico, scoprendolo in ogni suo angolo e soprattutto vivendo la città, aumentandone l’attrattiva e fidelizzando nuovi target di visitatori».

Queste tre sezioni saranno collegate tra loro dalla tematica comune del riutilizzo e del riciclo a partire dai primi anni del ‘900,  insieme alla sezione dedicata ai ready made, un vero e proprio RI.USO di oggetti d’uso comune che gli artisti hanno trasformato in opere d’arte modificandone lo status, e insieme a tutti i materiali anomali che sono entrati a far parte del mondo artistico contemporaneo.

Fondamentale poi, nel percorso espositivo, è infatti l’attenzione che viene data agli artisti di diverse epoche e situazioni, come quelli della fine degli anni sessanta e primissimi anni settanta, da Gina Pane a Giuseppe Penone, agli artisti della metà degli anni novanta, da Enrica Borghi a Flavio Favelli,  senza tralasciare infine artisti contemporanei ed emergenti che, attraverso linguaggi differenti, sostengono e promuovono la nascita di una coscienza ecologica.  Pensiamo alle idee e alle opere di artisti come Marcel Duchamp o Man Ray: senza di essi la distanza tra il museo e il mondo degli oggetti industriali e comuni sarebbe rimasta inalterata.

La mostra si assume il compito di sviluppare temi che vanno al di là della pura sfera estetica.

«L’arte dagli anni sessanta del ‘900 ad oggi –  spiega il curatore dell’esposizione Valerio Dehò – è sempre più diventata coscienza critica della società, mettendo in luce le contraddizioni economiche dei consumi illimitati, e favorendo così la nascita di un’ecologia della mente».

Saranno numerose le attività strettamente legate al tema che si svolgeranno in concomitanza con il periodo di durata della mostra, grazie alla collaborazione con realtà del territorio che si occupano di diverse discipline culturali. Il programma prevederà, tra l’altro, incontri di letteratura, workshop per adulti e per bambini, proiezioni di documentari, incontri di filosofia, visite guidate speciali e molto altro.

Tra le realtà culturali del territorio che hanno collaborato al progetto possiamo citarne alcuni come Carta Carbone, Galleria l’Elefante, Galleria Stato Solido, La Chiave di Sophia, Sole Luna Film Festival, Tema Cultura, Treviso Comic Book Festival. I partner istituzionali dell’iniziativa sono la Camera di Commercio, Confcommercio, Confartigianato, Coldiretti, Consorzio di promozione turistica Marca Treviso e Unindustria. Il progetto, inoltre, è condiviso e promosso da Contarina SpA.