Dopo il grande successo degli scorsi appuntamenti, Rebellato Fisiomedical Center sta organizzando un III° evento informativo gratuito ASCOLTACI, ASCOLTATI E SCEGLI: una risposta per ogni dolore. Riconoscerlo per sconfiggerlo. L’appuntamento è per mercoledì 22 febbraio alle ore 20.30 presso l’Hotel Fior di Castelfranco Veneto (TV). 

Oggi abbiamo avuto il piacere di incontrare Natale Petti, psicologo, naturopata, formatore e relatore alla serata.

Il 22 febbraio si terrà la terza serata informativa Ascoltaci, Ascoltati e Scegli, l’evento ha un titolo importante ” Una risposta ad ogni dolore. Riconoscerlo per sconfiggerlo” quali temi verranno trattati?

Il mio intervento tratterà la relazione Emozione-Cervello-Organo: cercherò di spiegare come un’emozione può essere causa di una reazione organica Biologicamente definita, attraverso la cascata PsicoNeuroEndocrinoImminologica. Per fare ciò affronterò temi come la Memoria, l’Apprendimento e la Percezione, il tutto finalizzato al trasmettere il concetto biologico che vede alla base di reazioni organiche un’attivazione cerebrale, spesso stimolata da un’emozione.  E’ dovere etico di ogni terapeuta integrare conoscenze che potrebbero implementare la propria pratica clinica nell’interesse dei pazienti e per un sano sviluppo della scienza.

E’ sempre facile leggere ed interpretare i messaggi del nostro corpo?

No, non è sempre così facile e scontato, ma con la conoscenza di uno strumento in grado di mappare perfettamente emozioni, zona del cervello impiegata nel pensarle e sentirle, e organi che reagiscono biologicamente alle stesse, diventa tutto più semplice. Sta poi all’abilità del terapeuta e ancor più alla disponibilità del paziente, fare buon uso di queste conoscenze e fare in modo che la consapevolezza acquisita non resti una semplice informazione ma dia spunto ad vero un cambiamento.

La psicologia può aiutare? se si come?

Ogni cosa può aiutare e a maggior ragione la Psicologia; se come sostiene l’OMS la Psicologia “è la disciplina che studia il comportamento e la mente, attraverso lo studio dei processi psichici, mentali e cognitivi nelle loro componenti consce e inconsce, attraverso l’uso del metodo scientifico e/o appoggiandosi ad una prospettiva soggettiva intrapersonale”, sicuramente potrà darci una mano nel comprendere il perché una persona di fronte ad una determinata situazione, reagisce sempre nello stesso modo, attivando schemi cognitivi e quindi psicologici creati di fronte a condizionamenti ed esperienze passate. Come? Lavorando con strategie finalizzate a farmi sentire lo specifico vissuto, che una volta mi attivava un certo tipo di reazione organica, meno pesante e da un punto di vista diverso: un cambio di percezione che mi farà sentire diversamente e che dunque non attiverà più le reazioni che prima stimolava.

Perché una persona dovrebbe partecipare all’evento?

Perché questo sarà un evento finalizzato a prospettare, in maniera ordinata e coincisa, le reali prospettive che abbiamo nel campo della salute. Non più una medicina centrata sulla malattia, ma una medicina centrata sulla persona vista come il protagonista reale della sua vita. La vita è come un film, quando nel film muore il protagonista il film non ha più modo di essere, dunque finisce. Noi siamo i protagonisti della nostra vita e quando, in caso di malattia, tutto e tutti si concentrano sulla stessa nel tentativo di “combatterla”, noi non ci siamo più… “la malattia è diventata la protagonista del film della mia vita, io non esisto più: quindi muoio!”.

Quindi se mi chiede perché una persona  dovrebbe partecipare all’evento? In due parole le rispondo “Per svegliarsi!”.

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