Da alcuni mesi si è diffusa l’idea che il semaglutide possa essere la soluzione efficace per chi vuole perdere peso: ma è davvero così?

Wegovy e Ozempic (due farmaci che contengono il principio attivo) si presentano in soluzioni iniettabili da somministrare dietro prescrizione medica. Wegovy è indicato per persone con obesità, Ozempic per diabetici di tipo 2. Entrambi sono prodotti da Novo Nordisk, casa farmaceutica danese celebre per gli studi e le campagne contro l’obesità.

Semaglutide: pro e contro

In Italia l’arrivo di Wegovy è previsto entro il 2023 e nel frattempo, per ovviare alle carenze di Ozempic, il Sistema Sanitario Nazionale sta garantendo l’uso del farmaco in modo esclusivo ai pazienti diabetici.

Stando a quanto si legge, i possibili effetti indesiderati dei farmaci a base di semaglutide sono transitori e principalmente di tipo gastrointestinale. Comprendono nausea e vomito di entità lieve e moderata ma possono essere gestiti iniziando il trattamento con dosaggi bassi, per consentire all’organismo di abituarsi al farmaco.

Tuttavia, parliamo di farmaci pensati, sperimentati e prodotti per un uso a lungo termine su pazienti con problemi di peso importanti. Non per finalità estetiche.

Saxenda

Un ulteriore scenario si presenta parlando di Saxenda, un altro trattamento indicato per il diabete di tipo 2 e l’obesità, a base però di liraglutide, molecola simile al semaglutide ma con una durata d’azione inferiore. Da studi comparati, con liraglutide si è riscontrato un calo di peso medio dell’8% mentre con semaglutide il calo è del 16%.

Il liraglutide sembra lavorare quasi esclusivamente sulla parte ipotalamica del senso di sazietà, mentre il semaglutide agirebbe anche sulle aree del sistema limbico, quelle che controllano il piacere e che sono connesse alle dipendenze.

Online c’è chi sostiene che il fenomeno dovrebbe essere indagato anche dal punto di vista psicologico: esiste, infatti, un aspetto importante da non sottovalutare, ovvero come e perché si mangia. Spesso, infatti, alla base dell’obesità o del sovrappeso c’è anche un problema di disturbi alimentari e di abitudini specifiche: se non si interviene in questo senso, dopo un dimagrimento si rischia di recuperare tutto il peso perso.