Il singhiozzo è un disturbo particolarmente fastidioso che tende a comparire all’improvviso, salvo poi sparire altrettanto repentinamente.

Singhiozzo: le cause

Non parliamo di una vera e propria patologia, quanto più di una problematica transitoria. Tuttavia, alla base del singhiozzo possono esserci molteplici cause.

Tale disturbo, infatti, tende a manifestarsi in presenza di una dilatazione eccessiva dello stomaco. Questa condizione si può verificare, ad esempio, se si assume una quantità eccessiva di cibo o di liquidi, ma anche quando si consumano bevande troppo calde o troppo fredde.

Inoltre, anche un abuso di superalcolici può comportare un’infiammazione delle mucose dello stomaco e-di conseguenza- il singhiozzo.

La motivazione psicologica

Una menzione speciale spetta anche al fattore emotivo: reprimere determinati stati d’animo, infatti, può portare ad inghiottire aria in eccesso, stimolare eccessivamente il diaframma e determinare spasmi involontari.

Cure e terapie

Generalmente il singhiozzo tende a scomparire da solo in pochi minuti. Tuttavia, esistono trucchi e semplici rimedi che possono agevolarne la cessazione.

Un primo consiglio, dunque, è quello di trattenere il respiro: contraendo il diaframma, infatti, si può attenuare lo stimolo del singhiozzo fino a farlo scomparire.

Un’altra accortezza è quella di bere velocemente dei sorsi d’acqua: così facendo, infatti, si può “ingannare” il cervello sulla provenienza degli stimoli muscolari facendo cessare il disturbo.

Ma non è tutto: anche assumere dello zucchero può aiutare a distendere il diaframma e a bloccare le contrazioni convulsive. Infine, un ultimo consiglio “della nonna” (anche se privo di basi scientifiche) è quello di spaventare la persona affetta da singhiozzo: la paura, infatti, è un ottimo deterrente per il disturbo.