I tools anticellulite funzionano davvero? Nel 1971 Elancyl ha commercializzato il primo massaggiatore da utilizzare con un cosmetico mirato per debellare rotondità e cuscinetti.
In cinquant’anni si sono moltiplicati i dispositivi manuali e meccanici che, con modalità differenti, rimodellano e levigano la pelle colpita da questo inestetismo. Ma quali risultati si possono ottenere?
Tools anticellulite: a cosa servono
Questi prodotti sono preziosi alleati per migliorare l’assorbimento dei principi attivi delle creme cosmetiche, ma da soli non fanno miracoli.
Per ottenere dei buoni risultati in termini di levigatezza, infatti, il loro utilizzo deve essere associato ad una dieta equilibrata e all’introduzione di esercizio fisico. In altri termini, non sono risolutivi, ma sicuramente utili per rendere meno evidente la pelle a buccia d’arancia.
I rulli manuali
Possono essere punteggiati da piccole punte smussate, piatti, inseriti in manipoli piccoli (e perciò adatti al trattamento di zone ristrette del corpo), oppure incastonati in mezze-lune per levigare aree più ampie come cosce e glutei.
Il loro scopo è stirare e sollevare delicatamente pliche di pelle per migliorare la circolazione dei liquidi stagnanti nei tessuti, migliorando la condizione delle zone colpite da cuscinetti adiposi.
Le coppette: tools anticellulite che stimolano il tessuto connettivale
Schiacciate sulla pelle generano un effetto vacuum (sottovuoto) che stimola il tessuto connettivale. Questo tipo di sollecitazione- chiamata coppettazione- ossigena la cute, riattiva la micro-circolazione e riduce gli agglomerati di cellule di grasso.
In commercio si trovano anche dispositivi elettrici che producono lo stesso tipo di endo-massaggio, generando sollecitazioni intense in grado di stimolare in modo significativo i tessuti cutanei.
I massaggiatori elettrici
Producono delle vibrazioni che “scuotono” più o meno intensamente le pliche di cute colpite da edemi o cuscinetti.
Alcune versioni emettono anche infrarossi, che producono un calore delicato che agisce anche sulle cellule di grasso.
