In una solenne cerimonia presso l’Auditorium di Santa Caterina, la città di Treviso ha conferito il prestigioso “Totila d’Oro”, la sua più alta onorificenza civica, a cinque personalità ed enti che hanno dato lustro alla comunità trevigiana.
La medaglia, che porta l’effigie del re ostrogoto Baduila (noto come Totila), è stata assegnata per le edizioni 2021 e 2022, precedentemente rimandate a causa della pandemia. I premiati di quest’anno rappresentano eccellenze in diversi ambiti: imprenditoria, sport, volontariato e arte.
Tra i premiati spicca Renzo Secco, imprenditore e mecenate, riconosciuto per il suo straordinario contributo alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale della città. Il suo impegno si è concretizzato nella fondazione della sezione trevigiana del FAI e in importanti progetti come la Ferrata del Velo e la veranda panoramica del Rifugio Pradidali.
Il mondo dello sport è stato rappresentato da due figure di spicco: Pietro “Piero” Donadi, storico cronometrista e presidente di Albatros Volley, premiato per il suo impegno nella formazione sportiva giovanile, e Riccardo Pittis, leggenda del basket italiano, riconosciuto come esempio di perseveranza e passione nel mondo dello sport.
Un importante riconoscimento è stato assegnato anche al Gruppo Avis di Treviso, rappresentato dalla Presidente Antonella Torresan, per i 98 anni di instancabile impegno nel campo del volontariato e della donazione di sangue.
Infine, il talento artistico di Renato Casaro, celebre illustratore del cinema italiano e internazionale, è stato premiato per aver portato lo spirito di Treviso nel mondo attraverso la sua straordinaria arte pittorica.
La cerimonia, accompagnata dalle note dell’orchestra “Archi Ribelli” della Scuola “Manzato” e condotta da Elena Filini, si è conclusa con le parole del sindaco Mario Conte, che ha sottolineato come i premiati rappresentino non solo un motivo d’orgoglio per la città, ma anche un modello ispiratore per le nuove generazioni.
“Il Totila d’Oro non è solo un riconoscimento, ma un vero e proprio incarico”, ha dichiarato il sindaco, evidenziando come l’esempio dei premiati possa ispirare i giovani a diventare protagonisti nei campi della cultura, dello sport e del sociale.
Biografie brevi degli insigniti
RENATO CASARO
Renato Casaro è un illustratore e pittore italiano, noto per il suo lavoro come artista di locandine cinematografiche. Nato nel 1935, ha creato alcune delle immagini più iconiche legate al cinema, collaborando con i grandi studi di Hollywood e con registi come Sergio Leone. Casaro ha lavorato su manifesti di film cult come “C’era una volta il West” e ”Il buono, il brutto, il cattivo”. La sua arte, caratterizzata da un forte impatto visivo e un uso sapiente dei colori, è diventata un punto di riferimento nel panorama del cinema internazionale.
PIERO DONADI
Pietro Donadi, 76 anni, già cronometrista, è presidente di Albatros Volley Treviso, club di pallavolo impegnato nella promozione dello sport a livello giovanile e agonistico. Con una forte passione per la pallavolo e un impegno costante nella comunità, ha guidato la società verso una crescita significativa, ponendo l’accento sulla formazione dei giovani atleti.
RICCARDO PITTIS
Riccardo Pittis, nato a Milano nel 1967, è considerato uno dei più grandi giocatori della storia del basket italiano. Ha giocato nel ruolo di guardia e ala, con una carriera che si è sviluppata principalmente tra la Olimpia Milano, Benetton Basket e la Nazionale Italiana, con cui ha vinto il campionato europeo nel 1999. Dopo il ritiro, ha intrapreso una carriera come formatore e mental coach.
RENZO SECCO
Renzo Secco è nato nel 1935 ed è un apprezzatissimo imprenditore, fondatore delle Industrie Secco e preisdente del Cai, e mecenate già consigliere comunale e assessore a Treviso. Ha viaggiato in ogni angolo di mondo per il suo lavoro e per la curiosità di conoscere nuovi Paesi e persone. Ha curato alcune pubblicazioni come quella relativa alla Chiesa di San Gregorio Magno a Treviso e Via Ferrata del Velo.
AVIS TREVISO
Il Gruppo Comunale dei donatori di Sangue di Treviso nacque agli inizi del Novecento, in un’epoca in cui la trasfusione del sangue non veniva praticata se non in casi eccezionali: le conoscenze mediche e i mezzi tecnici erano ancora limitati, i donatori erano ricercati soltanto in via eccezionale e reperiti con difficoltà. Fu il prof. Piero Brisotto a dare vita, nel 1926, al Gruppo comunale con l’aiuto e la collaborazione entusiasta di pochissimi donatori.
Tra i primi presidenti dell’Avis Comunale di Treviso ci fu poi il commendator Guaita, creatore e fondatore di 83 Sezioni della provincia, che ebbe ruoli fondamentali nella formazione di svariate AVIS delle province del Veneto e del vicino Friuli. L’Avis di Treviso si è poi attestata negli anni come uno dei gruppi più numerosi e attivi, nella donazione, nell’informazione e nella sensibilizzazione.