Samuele Battistella, vicentino di Rossano Veneto ma cresciuto ciclisticamente nelle società trevigiane, con un tecnico d’eccezione tra gli juniores come Beppe Parolisi e tra gli under 23 con la Zalf di Egidio Fior è campione del mondo di ciclismo su strada Under 23. Il titolo iridato torna in Italia dopo 17 anni. L’ultimo lo aveva vinto Francesco Chicchi, che quel mondiale lo aveva vinto vestendo la maglia della Unione Ciclisti Trevigiani. E Chicchi è suo direttore sportivo nella continental della Dimension Data.

L’Inno di Mameli torna a risuonare sul podio degli Under 23 al termine di una prova rocambolesca, spettacolare, entusiasmante, drammatica e poetica allo stesso tempo. A riportare in Italia la maglia iridata è stato il rossanese Samuele Battistella che sulla linea del traguardo era transitato in seconda posizione, alle spalle dell’Olandese Eekhoff, ma che può festeggiare il successo dopo la squalifica del tulipano a causa di un traino prolungato pescato dalla VAR e dal GPS.

Samuele Battistella culmina così una stagione ricca di grandi soddisfazioni come il successo al Giro del Belvedere e al Tour de Limpopo e di occasioni sfuggite a causa della sfortuna come il Giro d’Italia Under 23, condizionato da una indisposizione, e il Tour de l’Avenir corso in appoggio di Aleotti. Oggi Samuele è stato brillantissimo sin dai primissimi chilometri, ha trascinato via dal gruppo la fuga vincente ed è stato autore di una rimonta spettacolare sul rettifilo d’arrivo culminata ad appena mezza ruota dal successo. Una vittoria che è arrivata a tavolino ma che resta del tutto strameritata.

Per il vicentino, che fino all’ultimo ha rischiato di restare fuori dalla selezione azzurra (non dimentichiamo la lunga telefonata di Collecchio tra il ct azzurro e lo scalatore di Rossano Veneto), si tratta di un successo che lo consacra a livello internazionale e ne sancisce il diritto di approdare nel World Tour già dal 2020.

Proprio a Collecchio si era vista la reazione di carattere di un ragazzo determinato a sfruttare l’ultima occasione utile per lasciare un segno indelebile tra gli Under 23: tutto il giorno in fuga a tirare per il compagno di colori e a dimostrare di volere quel posto in azzurro.

Una maturazione graduale quella di Battistella, passato tra le fila della Zalf Euromobil Désirée Fior e giunto al successo iridato sotto la guida proprio dell’ultimo campione del mondo Under 23 che l’Italia potesse vantare, quel Francesco Chicchi che, insieme a Daniele Nieri, ha saputo trasmettere la tranquillità e la convinzione giusta ad un Battistella in formato, ora lo si può dire, davvero mondiale. E l’Italia può tornare a festeggiare con lui…