Sempre più consumatori finiscono per cadere nella trappola dei cybercriminali. La conferma arriva dallo studio realizzato da Visa in collaborazione con Wakefield Research, condotto in 18 paesi del mondo (Italia compresa), da cui emergono dati preoccupanti circa il riconoscimento delle truffe online.

Sul campione di 6 mila adulti in 18 paesi, il 48% degli intervistati afferma di essere capace di riconoscere una truffa. Ma, procedendo nell’analisi, il 73% di fatto cade nelle trappole delle truffe online.

Cibyercriminali: i rischi

“Il mondo online è alla portata di tutti, ma manca ancora una certa educazione informatica rispetto a come muoversi in questo universo apparentemente sconfinato” ha spigato Andrea Baggio, ceo Emea di HelpRansomware e ReputationUP.

Alla luce di tutto questo, dunque, è fondamentale intervenire a livello formativo, considerando l’educazione informatica una prerogativa per tutte le fasce di popolazione.

Chi sono le vittime delle truffe online

Entrando nel dettaglio, dallo studio emerge come il problema interessi in misura maggiore i Millennial (84%) e Generazione Z (81%). Questi, infatti, sono i più propensi ad essere vittime dei messaggi fraudolenti. Tra i cosiddetti boomer, invece, la percentuale scende al 56%.

“È probabile che i giovani si sentano talmente sicuri delle loro conoscenze informatiche, che non sentano il bisogno di proteggersi né di porre attenzione. Non c’è niente di più sbagliato, è necessario un atteggiamento proattivo. Perché i criminali informatici sono praticamente sempre un passo avanti e l’ingegneria sociale trova sempre nuovi punti deboli attraverso i quali attaccare” spiega Andrea Baggio, aggiungendo che le e-mail di phishing costituiscono uno dei modus operandi preferiti degli hacker per reperire informazioni sensibili delle vittime.

Nel momento in cui si apre una di queste mail, spesso si è portati a cliccare su dei link di collegamento che o sono dei veri e propri malware che si installano sul tuo dispositivo, oppure richiedono di inserire informazioni personali.