“Essere una regione con diversi beni Patrimonio Mondiale significa progettare in modo integrato l’offerta turistica con i diversi attori della destinazione. Gli asset naturali e culturali debbono essere valorizzati, ma al tempo stesso protetti, per sviluppare adeguati flussi turistici. Con questo spirito nasce la Borsa Internazionale dei siti Unesco che favorirà lo scambio di buone pratiche e incontri b2b, riservati al mondo della domanda e dell’offerta turistica, delle destinazioni italiane e straniere in cui sono presenti dei siti Unesco”.

Lo ha detto l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, in occasione dell’inaugurazione della prima edizione della Borsa Internazionale Siti Patrimonio Mondiale, ospitata a CastelBrando, a Cison di Valmarino (TV).

Presenti all’appuntamento 50 buyer europei selezionati, che fino a domani avranno l’opportunità di incontrare gli oltre 70 seller che hanno sede e operano nelle aree inserite nella World Heritage List Unesco del Veneto, giunti all’appuntamento per promuovere il territorio, le strutture ricettive, le esperienze e la cultura di tali aree.

“Iniziamo dalle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene per far conoscere una regione che vanta nove siti materiali, tre MAB e due immateriali – ha detto Caner -. Qui, i buyer europei avranno l’occasione di conoscere e vivere l’esperienza di uno dei luoghi riconosciuti bene Patrimonio dell’Umanità, in una terra che quotidianamente sostiene e valorizza quanto esprime il territorio. La Regione riconosce questa ricchezza, che costituisce un patrimonio da difendere e consolidare al tempo stesso”.

“Come Amministrazione crediamo e puntiamo molto su questo evento – ha concluso l’Assessore al Turismo -, non solo per conquistare maggiori presenze turistiche, ma per creare un sistema capace di salvaguardare questi gioielli. Insieme a tutti gli attori dell’industria turistica abbiamo intrapreso questo viaggio che ha come meta la qualità. E per raggiungere questo traguardo, compagne di viaggio saranno la sostenibilità e l’accessibilità: due parole chiave che contribuiranno a sviluppare, consapevolmente, la conoscenza dei Patrimonio Unesco non solo del Veneto, ma dell’intero Paese”.