soldi (foto di repertorio)
soldi (foto di repertorio)

Quasi 200 mila euro di finanziamenti a fondo perduto erogati alle imprese del settore del commercio nel Veneto Orientale. Nove aziende, tra sandonatese e portogruarese, hanno viste accolte le proprie domande per il rinnovo delle strutture e l’ammodernamento dei locali. È il risultato dell’ultimo bando 6.4.2 per le attività extra agricole, gestito dalla regione Veneto tramite Avepa e seguito da Vegal, il gruppo di azione e locale costituito da comuni, associazioni ed enti del veneto Orientale. Si tratta di finanziamenti a fondo perduto, per il 35/40% del capitale investito, il che significa che queste aziende movimenteranno a breve circa mezzo milione di euro di investimenti complessivi.

“Delle nove aziende ammesse ai contributi – commentano soddisfatti Angelo Faloppa e Manrico Pedrina, presidenti rispettivamente di Confcommercio San Doná-Jesolo e Portogruaro – e ben otto hanno ottenuto il finanziamento tramite un’istruttoria seguita dai nostri uffici. Questo significa che le strutture dell’associazione sono efficienti ed ottimamente strutturate, in grado di dare risposte concrete, molto importanti in questo momento di difficoltà”.

Quello dei bandi di finanziamento europei è un argomento di importanza fondamentale per il prossimo futuro. “La sfida che ci attende nei prossimi mesi – spiega l’avvocato Alberto Teso, consigliere di amministrazione di Vegal e membro di giunta della Camera di Commercio di Venezia-Rovigo – sarà incentrata sulla necessità di intercettare i fondi del recovery fund e, per spendere i 200 miliardi messi a disposizione dall’Unione Europea, sarà indispensabile presentare progetti dettagliati, spesso in tempi molto ristretti. Per questo, chi ha idee deve cominciare immediatamente ad investire su progetti specifici, acquisendo preventivi e coinvolgendo tecnici ed associazioni di categoria, per essere pronto non appena usciranno i bandi. È indispensabile, pertanto, iniziare fin da subito a trasformare le idee in progetti esecutivi, anche di ampio respiro, per cercare di essere pronti quando si apriranno i bandi europei”.